Il fatto/ La Venere degli stracci in fumo. Il sindaco Manfredi: «La ricostruiremo con tutta la cittadinanza. Napoli è bellezza e ripartenza»

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L’indignazione è collettiva. La Venere degli stracci in fumo, all’alba di questa giornata, è un’immagine golosa per tutti media nazionali che hanno sempre puntato sull’aspetto oscuro della città. Ma lascia tanta amarezza nel cuore di chi la città la ama davvero, anche se non vi è nato.
Come in quello di Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, che, a proposito di questo incendio, ricorda la frase di Heinrich Heine: «Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini: L’incendio della Venere degli Stracci di Pistoletto è un brutto segnale, che segue il colpo di pistola nell’opera di Milot a piazza Mercato. Che tristezza!».
Inaugurata il 28 giugno con lo stesso autore, Michelangelo Pistoletto, si era emozionato nel presentare in Sala Giunta, a Palazzo San Giacomo, sede del comune, la sua opera, nata nel 1967, che era stata salutata da cittadinanza e turisti con curiosità e partecipazione. Tanto che c’è stato chi ha chiesto di poter portare anche i propri stracci per arricchire l’installazione, sintesi di miseria e bellezza, con sguardo all’armonia del futuro. E la Venere, in pochi giorni si era ben inserita nella passeggiata cittadina di Piazza Municipio, con gli occhi rivolti al mare.
Domate le fiamme del rogo dai vigili del fuoco, l’area è stata posta sotto sequestro: sono in corso indagini da parte della polizia per accertare l’ origine dolosa dell’incendio.
«C’è sgomento –commenta il sindaco Gaetano Manfredi– per un atto di grande violenza, che lascia interdetti: quando si attacca l’arte, si attacca l’uomo. Dopo lo sgomento c’è la risposta: rifaremo questa installazione perché è un simbolo di ripartenza che non può essere fermato dal vandalismo. Lanceremo una raccolta fondi per far in modo che questa ricostruzione avvenga anche con una partecipazione popolare.
Napoli è la bellezza, è la ripartenza, mentre questi atti di vandalismo sono espressione di una grandissima minoranza di persone. Ho sentito Michelangelo Pistoletto. Era amareggiato e ferito, ma ha detto che anche quest’atto così violento dev’essere interpretato da noi come momento di ripartenza».

The Venus of rags in flames. The mayor Manfredi: “We will rebuild it with the whole citizenry. Naples is beauty and restart”

The outrage is collective. The Venus of rags in flames at the dawn of this day is a mouthwatering image for all the national media that have always focused on the dark side of the city. But it leaves so much bitterness in the hearts of those who really love the city, even if they were not born there.
As in that of Sylvain Bellenger, director of the Museo e Real Bosco di Capodimonte, who, speaking of this fire, recalls Heinrich Heine’s line, “There where books are burned you end up burning men too. The burning of Pistoletto’s Venus of Rags a bad sign, following the shooting in Milot’s work in Piazza Mercato. How sad!”.
Inaugurated on June 28 with the same author, Michelangelo Pistoletto, who was moved to present in Sala Giunta, at Palazzo San Giacomo, seat of the municipality, his work created in 1967 and greeted by citizens and tourists with curiosity and participation, so much so that there were those who asked to bring even their rags to enrich the installation, a synthesis of misery and beauty, with an eye to the harmony of the future, the Venus, in a few days had fit well into the city promenade of Piazza Municipio, with an eye to the sea.
Once the flames of the fire were tamed by firefighters, the area was placed under sequestration: police investigations are underway to ascertain its ‘arson origin.
“There is dismay,” commented Mayor Gaetano Manfredi, “for an act of great violence, which leaves one bewildered: when you attack art, you attack man. After the dismay there is the response: we will redo this installation because it is a symbol of restart that cannot be stopped by vandalism. We will launch a fundraiser so that this reconstruction will also happen with popular participation.
Naples is beauty, it is restart, while these acts of vandalism are the expression of a very large minority of people. I heard Michelangelo Pistoletto. He was embittered and hurt, but he said that even this act so violent must be interpreted by us as a moment of restart.”
In copertina, la Venere degli stracci prima dell’inaugurazione


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