Il rider di Aldo Lado è un romanzo giallo a sfondo sociale (Edizioni AngeraFilm, pagine 240, euro 18), che indaga inoltre sulle condizioni di vita dei famosi fattorini con il cubo in spalla e la bici a seguito, spesso veri e propri schiavi dell’era moderna, invisi alla maggior parte della popolazione e per questo facilmente additati e coinvolti in vicende pericolose.
Ed è proprio questa la storia di André, un rider di venti anni, proveniente dalla Repubblica Centroafricana e con un passato tragico alle spalle, fatto di violenza, morte e arruolamento forzato nelle milizie militari sin da bambino.
Per sfuggire a queste persecuzioni, André ha rischiato la vita in una traversata di fortuna sul mar Mediterraneo, per riuscire ad approdare in Italia dove vive senza documenti ed invisibile. Molto interessante è la costruzione del personaggio da parte di Aldo Lado, regista e scrittore, che è riuscito a rendere questa figura interessante e familiare, tanto da catturarsi il favore del lettore, grazie a delle descrizioni accurate, l’utilizzo del flusso di coscienza e una scrittura figurativa.
Lado, abile osservatore, non è nuovo a scegliere come protagonisti dei suoi romanzi, figure sotto l’occhio del ciclone mediatico come i rider, che sfrecciano abitualmente nelle nostre strade per portare cibo in ogni dove. «Con quei riccioli cortissimi che lo fanno apparire quasi calvo, il viso tondo da cui spuntano piccole orecchie, un naso proporzionato con le narici che si allargano alla base e labbra carnose ben disegnate, ritiene appartenga a una etnia di pigmei.
«Da quanto sei arrivato?». Senza sollevare lo sguardo dal libro, lui risponde come se la cosa fosse priva di interesse. «Qui da prima di estate, mais io va in Francia e domandare asilo perché più facile con mio paese anziana colonia di loro».
«Come mai ti sei fermato a Milano?». Il ragazzo alza le spalle. «Provato passare frontiera lungo mare avec altri tanti, mais gendarmi cacciato noi molto malmente. Alors, ancora qualche mese lavoro e avrò soldi per passaggio confine da montagne».
Meravigliata gli chiede: «Hai davvero un lavoro?».. Il ragazzo annuisce continuando a sfogliare il libro. «Faccio rider… Consegno cibi a case”…».
Una storia di vita molto toccante che smuove le corde più profonde della pietas umana e intanto compone la trama di un efferato delitto, che solo grazie ad André, intelligente e acuto analista si districherà – non senza momenti di pura adrenalina – contando sull’aiuto dei suoi nuovi amici: il giornalista investigativo Michele Arrigoni e la sua ex Laura, una maestra d’italiano che lo ha preso a cuore. ( Sabrina Colaruotolo)
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