“Ingres, Granet et la Reine de Naples”. E’ il libro di Gennaro Toscano (Parigi, Gurcouff-Gradenigo, 2017) che indaga il rapporto tra i due pittori francesi e la regina di Napoli è dedicato: il volume sarà presentato venerdì 16 febbraio, alle 17.30, al  Teatro di Corte di Palazzo Reale, su iniziativa del Polo museale della Campania, dell’Institut français di Napoli e della Società Napoletana di Storia Patria.
Emerge, tra queste pagine, un ritratto differente di Carolina Murat, sorella minore di Napoleone Bonaparte, descritta, dagli storici,a come seduttrice o spregiudicata arrivista. Regina di Napoli dal 1808 al 1815, durante il suo breve regno, in realtà fu brillante stratega,  capace di guidare uno Stato, ma anche di offrire visibilità e spazio allo  studio delle antichità, le arti, le lettere e le scienze, condizionando la propria epoca anche nel gusto.
Insieme alle cognate, l’imperatrice Giuseppina e Ortensia d’Olanda, Carolina manifestò un precoce interesse per la pittura di storia e, assicurandosi i servigi di artisti del calibro di François-Marius Granet e Jean-Auguste-Dominique Ingres, ne fece conoscere i vertici nella capitale del Regno.Qui, scriveva la regina alla sua omologa olandese, tutto parla all’immaginazione, perfino le pietre.
All’incontro intervengono: Anna Imponente (direttore Polo Museale della Campana), Jean-Paul Seytre (console generale  di Francia a Napoli), Sylviane Tarsot-Gillery (direttrice generale Bibliothèque nationale de France), Francesco Senatore (professore, docente di storia medievale Università di Napoli « Federico II) Società napoletana di storia patria, Marinetta Pecone Petrusa (docente emerita di storia dell’arte contemporanea Università di Napoli « Federico II »), Anna Maria Rao (docente di storia moderna Università di Napoli « Federico II »). Modera, Antonella Cucciniello, direttrice Palazzo reale di Napoli.
Nella foto, un particolare della copertina

 

 

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