In giro per il mondo con “Holidays” di Kraus Folner (pagg.119, euro 14,50, Castelvecchi Editore 2020) dove niente è come appare, neppure una innocente vacanza.
Da sempre profondamente curioso e appassionato di viaggi, amante di tecnologia e cucina, esperto di spionaggio, Folner nasce in Europa, ha visitato e frequentato per lavoro città come Los Angeles, New York, Oslo, Amsterdam, Londra, Cape Town e Shanghai, tanto per citarne alcune. Appassionato alle diverse culture africane, asiatiche e dell’Estremo Oriente, svolge anche attività di volontariato presso organizzazioni umanitarie in Sri Lanka, Laos, Cambogia e Africa. Nei suoi gialli la sua grande conoscenza del mondo diventa la chiave del successo perché le ambientazioni sono accurate e la sua grande curiosità lo porta alla scoperta durante i suoi viaggi, di diverse realtà con i loro piccoli e grandi segreti.
La vacanza di “Holidays” parte da Roma, dove vive il Maresciallo Riccardo Caputo, a capo di una squadra di agenti internazionali e arriva fino in Cina, destinazione della sua meritata vacanza con la moglie, ma anche punto di collegamento di eventi che si susseguono in varie parti del mondo apparentemente senza alcuna logica, ma in realtà parti essenziali di un puzzle che si comporrà per intero solo alla fine del romanzo.
Al centro della vicenda una rete sotterranea e oscura che mira al potere e al controllo dell’economia globale servendosi delle tecnologie informatiche e scientifiche più avanzate. Ma il romanzo non è solo un thriller avvincente; con grande acutezza e intelligenza l’autore infatti vi inserisce anche un’acuta riflessione sui temi dell’ingiustizia, della prevaricazione e sull’uso distorto e spietato dell’evoluzione della scienza e in particolare si concentra sugli aspetti più segreti e inquietanti di una Cina sempre più potente ma anche controversa.
E sarà proprio la Repubblica Popolare cinese, con la sua tecnologia avanzata in grado di spiare non solo i propri cittadini ma anche i turisti, il perno di una vicenda che diventa molto attuale e assolutamente verosimile.
Questo terzo romanzo di Folner (gli altri sono “Arsi” e “Febbraio gelido”), che pubblica per la prima volta con Castelvecchi Editore, ha il pregio, oltre che tenere il lettore incollato agli sviluppi imprevedibili della trama, di farlo viaggiare praticamente in tutto il mondo: da Roma a Montecarlo, da Formentera a Dubai, da New York al Congo, fino alla Cina e ai suoi paesaggi misteriosi e affascinanti che conducono i coniugi Caputo in quella che resterà comunque la vacanza più bella della loro vita.
Il lettore si lascia volentieri accompagnare nel viaggio perché capisce che l’autore sa bene di cosa parla, anche se non ci svela la sua occupazione attuale; ma lascia tracce nelle sue note biografiche come “ha collaborato con enti ufficiali e non” facendoci intendere che la materia dello spionaggio tecnologico lui la conosce bene. Un intrigo nell’intrigo, dunque per accedere a un modo che è fiction ma che potrebbe essere maledettamente vero specie nell’anno 2021. (Gianpaolo Zappa)
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