«L’odore del fuori mi avvolge, e mi desidera, mi richiama, e vive così com’è dolce il sorriso del sole al principio di un nuovo inizio». È una visione suggerita dalla poesia “4 maggio 2020”, inserita nella raccolta “Quarantena diVersi”, a cura di Christian Palladino e Lara Bellotti: il libro verrà presentato per la prima volta a Morcone, in provincia di Benevento, sabato 29 agosto, nell’ambito della sessantatreesima edizione dell’Estate morconese.
Nella suggestiva piazza antistante la chiesa di San Bernardino, dalle 18.30, con la collaborazione di Ruggero Cataldi, presidente dell’associazione “Adotta il tuo paese” e Radio Reset, si renderà omaggio alla realtà culturale del Sannio.
«Un periodo lungo, che ci ha profondamente stravolto, dove tutto si è fermato ma non il desiderio di raccontare e raccontarsi – dice Palladino –. Una vicinanza virtuale, quella dei diciotto autori del libro, che ha aiutato a gestire e nascondere la paura, ad affrontare una situazione emergenziale insolita e angosciante. Nasce così la poesia come creazione, esprimendo speranze, sogni e fragilità attraverso le parole».
Porterà i saluti dell’amministrazione la vicesindaca e assessora alla cultura del comune di Morcone Ester D’Afflitto. E saranno presenti, oltre a Ruggiero Cataldi, lo stesso coautore Christian Palladino e Marisa di Brino, autrice della raccolta.
A moderare l’evento, il giornalista e direttore editoriale della casa editrice Turisa, Sabatino Di Maio. Alcune pagine del libro verranno lette e interpretate da Maria Sarracco.
«La bella sorpresa di questo libro che ha già ricevuto molti apprezzamenti e commenti positivi – afferma Cataldi – è che ben tre tra autori e poeti sono beneventani. Oltre a Christian Palladino, di Fragneto Monforte, ci sono poeti di Paduli e Morcone. Marisa Di Brino, nostra concittadina, ad esempio, ha scritto poesie intrise di profondità e sofferenza, ma al contempo cariche di coraggio e speranza. Tre ‘perle’ sapientemente incastonate nel libro».
La poesia è in mezzo a noi, un luogo in cui essere se stessi. Ci porta lontano da ciò che è superfluo, e ci aiuta a cogliere l’essenza di ciò che ci circonda. In tempi di pandemia, persone comuni, private delle proprie abitudini, dovendo rinunciare agli abbracci degli affetti più cari, si sono reinventate le loro giornate, per organizzare il proprio tempo e ritrovare una ‘normalità’ in un’atmosfera surreale.
Da qui nasce l’idea di Quarantena diVersi, perché la poesia è in grado di universalizzare anche l’esperienza dell’isolamento forzato, rendendo condivisibili le gioie o i dolori dell’autore, che, con naturalezza, diventano quelle di ogni persona e del lettore che si lascia guidare, coinvolgere e concretizza la propria realtà.
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In foto, particolare della copertina