Luoghi dell’anima. Otto racconti che mettono in scena la vita come la si è vissuta, ma anche quelle visioni che è capace di generare attraverso lampi di memoria e suggestione. Tutto qui, e non è poco. Lo suggerisce lo stesso titolo, Tutto qui, appunto, un intercalare, una sintesi, un modo di dire che Nicola Guarino, campano, nato ad Avellino, con cuore napoletano, cinefilo appassionato, avvocato, giornalista pubblicista, docente di italiano all’università la Sorbona e a Créteil Paris, nella capitale francese dove abita dal 2004, sceglie come titolo per il suo esordio letterario.
Otto storie che offrono panorami di esistenze differenti, eppure tutte unite dalle emozioni che riescono a offrire. Dall’autobiografia che scivola nei ricordi di Nicola narrante tra scenari di infanzia e adolescenza a personaggi calati in una ovattata atmosfera sospensiva, tanto da indurre chi legge a sfogliare le pagine con curiosità per vedere come va a finire.
Il racconto dà questo vantaggio: arrivare all’epilogo con una certa velocità in modo da soddisfare l’attesa maturata parola dopo parola, per raggiungere la completezza della storia, mettendone a fuoco i dettagli.
Così accade per “La felicità” dove siamo catapultati negli anni cinquanta. La protagonista si chiama Jeanine Duclos, assistente di inglese a la Sorbonne, che, grazie agli scambi culturali e pedagogici garantiti da trattati francostatunitensi nel secondo dopoguerra, arriva all’università di Harvard, in Massachusetts, e qui incontra l’affascinante professore John Mortimer, quarantacinquenne divorziato con figli, principe azzurro contemporaneo per lei che ha trentadue anni e già si sente attempata per un matrimonio, in un’epoca in cui si convola a nozze molto presto.
Ma quando torna a casa e condivide con la famiglia (lei, terza di cinque figli) l’idea di sposare un americano che ha già alle spalle un’altra moglie, le cose si complicano… Riuscirà Jeanine a fare un balzo nell’avvenire che significa anche abbracciare una nuova mentalità, così diversa da quella europea, in pieno Novecento? Lo scoprirete leggendo questo libro che ha la capacità di mettere a nudo dubbi, pensieri e sentimenti forti in cui chiunque può riconoscersi, tra realtà e immaginazione.
E, ancora, il grigiore del ritmo quotidiano passa attraverso memirie proiettate dai soffitti, partendo da riflessioni e percezioni profetiche di un’esistenza agli sgoccioli, trascorsa in cerca di protezione e affetto che non basta mai.
Oppure il futuro riesce a manifestarsi in un sogno che annuncia il fallimento di un percorso lavorativo in una finanziaria milanese, spietata e intransigente di fronte all’esubero aziendale: preferito a un collega più giovane e rampante, Giacomo compie un tragico gesto, ma la vicenda si snoda come in un film, in una dimensione di fantastica leggerezza.
Una scrittura cesellata, tuttavia non appesantita da inutile ricerca di stile come invece avviene spesso nell’attuale letteratura italiana (e non solo), accompagna situazioni a tratti paradossali, eppure vere. Come quella di Timoteo, bambino con nome di origine greca (colui che onora Dio), piuttosto imbarazzato dal fatto di chiamarsi in questo modo mentre tra i bassi partenopei abbondano i Ciro, Peppino, Tonino, Gennaro.
Il perché sia avvenuto questo, durante il battesimo, si chiarisce solamente verso la fine di questo ultimo racconto, quando Timoteo è a Parigi, dopo aver lasciato la terra d’origine, e incontra, nel quartiere latino, uno zio che fa luce, finalmente, su quel mistero che tanto dispiacere gli ha causato da piccolo. E il cerchio degli affetti si chiude nel triangolo Napoli, Italia e Francia. Ma l’orizzonte resta sempre aperto.
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Per saperne di più
Le info del libro sul portale della casa editrice Graphe.it che lo ha pubblicato
Nicola Guarino scrittore Facebook
PRESENTAZIONI IN CAMPANIA
Nicola Guarino torna a casa per proporre al pubblico della sua terra un assaggio dei propri racconti. Ecco il programma degli incontri di questa settimana.
Martedì 20 febbraio alle 18. Alla Libreria Iocisto (via Domenico Cimarosa, 20 – Napoli), l’autore dialoga con la psicologa Felicia Tafuri.
Mercoledì 21 febbraio, alle17.30. Alla Mondadori Bookstore – Phlegraea socialbookbar (Piazza della Repubblica, 114-116 – Pozzuoli) con la giornalista ed editrice Donatella Gallone ne parla con Nicola Guarino.
Giovedì 22 febbraio alle 17.30. Al Circolo della Stampa (Corso Vittorio Emanuele II, 6 – Avellino) insieme al filosofo Fausto Baldassare e al critico Armando Lostaglio.
Venerdì 23 febbraio alle 18. Alla libreria Ubik (via Benedetto Croce, 28 – Napoli) di nuovo con Donatella Gallone.