La vita sul nostro pianeta ha preso forma nel mare, l’Italia si protende in esso, eppure, in molte delle nostre città sorte sugli ottomila chilometri di costa esiste un muro – invisibile o palpabilissimo – che lo separa dalla terra ferma. La maggior parte di noi ignora come alimenti e merci arrivino sulle tavole, quali vie di trasporto si usino per l’approvvigionamento del carburante e necessario a muovere le nostre vite quotidiane. Capita che l’attenzione venga catturata in occasioni funeste, frangenti tragici in cui d’improvviso ci si accorge di cosa accada oltre il muro.
“Voci sul mare –interviste in tre domande” è il libro con cui Marco Molino, giornalista e cultore del mondo della marineria, pone domande a chi la distesa blu la vive attraverso una scelta di vita o di lavoro. Quindici racconti personali costruiscono, intorno agli interrogativi di Molino, altrettante interpretazioni del ruolo del mare e del rapporto con esso.
La storia, la fotografia, le migrazioni, l’economia, la passione per la vela, l’urbanistica, la promozione territoriale, l’archeologia subacquea, la tutela dell’ambiente sono alcune delle chiavi di lettura proposte per un fenomeno complesso: il rapporto tra l’Uomo e il mare.
Scorrevole e dialogico, corredato da fotografie in bianco e nero, il libro ha il pregio di suscitare nel lettore ben più delle tre domande che l’autore ha posto ai suoi interlocutori. Il mare di cui si legge è quello che compone la Terra al 70% – e come qualcuno fa notare è ben strano che con tali percentuali il nome scelto per il nostro pianeta sia proprio questo – ma, soprattutto, le voci del libro si soffermano sul mare a loro più vicino, il Mare nostrum, il Mediterraneo.
Crocevia di popoli, culture, commerci, contaminazioni, Storia e storie, invenzioni, arti, guerra, conquiste, scoperte e umane vicende che da millenni costruiscono l’identità condivisa si srotola nelle pagine rendendo evidente quanto essa permei e strutturi quanti sulle sue sponde sono nati e si sono formati.
In una accogliente atmosfera di piacevole conversazione costruita ad arte si colgono le note intimiste di chi navigando ha scoperto e imparato a misurarsi con se stesso e i propri limiti, si percepisce il bisogno di riconoscere l’ordine di grandezza che vede al vertice la Natura e i suoi elementi e alla base gli esseri umani che fin dai tempi degli Argonauti con essa si son voluti misurare.
Molino socchiude il vaso di Pandora invitandoci a guardar oltre il bordo per ascoltare le esperienze e i pensieri di un gruppo di uomini e donne sollecitando una riflessione sul personale rapporto con il mare.
Ci apre la porta e ci fa accomodare in una camera affacciata su uno dei tanti scorci blu bagnati dalla luce del Mediterraneo in cui ogni voce arricchisce, con la propria esperienza, scelta di vita e personalità una conversazione avviata millenni fa.
Molino la Domanda che intellettuali, scrittori, urbanisti e comuni mortali che vivono – nella realtà, nel sogno e/o nella memoria – Napoli si pongono la rivolge, sulla carta, a quindici testimoni e al lettore affidandosi alla sua sensibilità: il mare bagna Napoli? E se sì perché la città traccia una linea d’ombra che da esso lo separi?
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“Voci sul mare – interviste in tre domande”, M.Molino ed. Martin Eden pp110 euro 12