Spesso messo in ombra dai casi letterari per adulti, la narrativa per ragazzi è un settore in crescita in Italia aumenta il numero di lettori e aumentano anche gli scrittori di talento che si cimentano con una scrittura importante, assorbita dagli adolescenti, sempre in cerca di stimoli e modelli a cui ispirarsi. Ogni libro porta con s un po’ di responsabilit , non si tratta mai di un semplice passatempo, ma piuttosto di contenuti importanti celati dietro le spoglie di storie fantastiche. “Il meraviglioso mondo di Brunetta”, di Paola Cannavale (edizioni L’isola dei ragazzi) è un esempio lampante di come sia possibile raccontare le dinamiche sociali e familiari del mondo dei “grandi”, anche attraverso l’uso di un linguaggio semplice e diretto ai giovanissimi. E cos la storia di Brunetta che nasce con due occhi azzurri come il mare, con tanto di pesciolini rossi, diventa il pretesto per confrontarsi con il tema dell’accettazione di s e dell’altro. Una favola nata per caso nella mente di Paola Cannavale “Quando i miei figli erano piccoli racconta mi chiedevano di inventare per loro delle storie, Brunetta è nata cos. Quando ho deciso di mettere su carta il racconto per non dimenticarlo, la favola si è arricchita e si è fatta libro”.
Il successo tra i giovani lettori è stato significativo, in molti si riconoscono nelle vicende narrate, soprattutto gli studenti delle scuole medie che attraversano la fase della ricerca dell’omologazione e hanno difficolt a confrontarsi con ciò che invece li rende diversi, unici.
“Il meraviglioso mondo di Brunetta” è del resto un mix equilibrato di fantasy e quotidiano, ed è facile riconoscersi nella famiglia della protagonista ruoli, riti, difficolt nel gestire alcuni rapporti sono gli stessi che ciascuno vive nel proprio quotidiano. Interessante scoprire che a dispetto di ciò che si dice, i giovani sono spesso accaniti lettori “Merito del genere fantasy spiega Cannavale e del filone di Harry Potter che ha avvicinato molti alla lettura, peccato però che abbia anche cannibalizzato la narrativa di settore, sarebbe giusto dare un po’ di spazio anche alle altre produzioni che ci sono in giro, meno pubblicizzate ma altrettanto valide”.
Per fortuna le case editrici resistono all’assalto delle major e L’Isola dei ragazzi è un modello tutto napoletano del settore, la distribuzione resta però un nodo cruciale cos come la collocazione all’interno delle librerie dove i bestseller tappezzano ogni parete sottraendo alla vista dell’avventore, spesso distratto. Il consiglio dunque è curiosare sempre tra gli scaffali, alla ricerca di storie e di narrativa di qualit .
Nella foto in alto, la copertina del libro