Lancia frecce infuocate, Vittorio Sgarbi, dalle colonne del quotidiano “Il Mattino”. Alla quasi vigilia dell’esposizione campana curata sotto l’egida della Biennale d’arte, dopo aver presentato a Venezia il suo Padiglione Italia. Il critico d’arte si scaglia contro l’immobilismo delle istituzioni che hanno reso impossibile l’organizzazione della mostra (che offre una panoramica della creativit contemporanea nella regione) a Palazzo Arti Napoli(Pan). E diffonde polvere di polemica oggi, primo settembre, aprendo le danze di un autunno caldo su tutti i fronti, e non solo a Napoli, proprio quando l’assessorato alla cultura del Comune ha fissato una conferenza stampa (affollata da addetti ai lavori e giornalisti) nella sede dello storico edificio Roccella in via dei Mille.
Piattaforma d’intenti
Alla domanda perch sia saltata l’esposizione, l’assessore Antonella Di Nocera risponde che, nel momento della decisione organizzativa per la preparazione dell’evento (in aprile-maggio), la giunta De Magistris non c’era ancora. La risposta arriva dopo una dettagliata illustrazione d’ intenti. Con una base importante esistono solo risorse legate all’amministrazione, insieme alla prospettiva di sviluppo attraverso privati e sponsor. Nessuna possibilit , dunque, di offrire un compenso degno di tale nome a un direttore artistico e a eventuali componenti di un comitato scientifico, Si naviga con le energie interne e la struttura tecnicoamministrativa è affidata a Fabio Pascapè.
Cultura a 360 gradi
In attesa di annunciare il calendario della programmazione a fine mese, si pone l’accento sulla trasversalit culturale del Pan, spalmata sui cinque piani della struttura dalla letteratura alle mostre, al teatro, al cinema con proiezioni a pianoterra tutti i giorni, dalle 15 alle 22, in stretta collaborazione con artisti, registi e realt culturali come la mediateca Santa Sofia.
Tra le sinergie annunciate, quella con gli incontri internazionali d’arte fondati da Graziella Buontempo (scomparsa nel dicembre 2010) e con la galleria napoletana Primo Piano che ha appena inaugurato una sede a Berlino e proporr al Pan l’artista tedesca Karen Stuke, specializzata in fotografia e design (con
“OPERA OBSCURA DI NAPOLI”
a cura di Antonio Maiorino- inaugurazione l’8 settembre 2011 ore 17,30. Fino al 15 ottobre 2011)
Il tutto imperniato su un lavoro di squadra anche con la commissione cultura del consiglio comunale. In una citt che ha molte aspettative, tante da inviare all’assessorato continuamente progetti in cerca di realizzazione. Mentre, grazie a una delibera, vedr la luce formalmente (e finalmente) la costituzione dell’archivio partenopeo.
Spunta un leggero rimpianto nelle parole dell’assessore per i soldi versati in rivoli di collaborazione esterne nelle antiche gestioni del Pan che, se razionalizzati, avrebbero consentito di creare un’officina creativa autonoma, senza dover ricorrere a ipotesi di sponsorizzazioni e altre iniziative per produrre un respiro più lungo.
Congresso delle arti
Dal brusio della sala, alla fine, emergono le parole forti di Tony Stefanucci, gi maestro di scenografia all’Accademia di Napoli, esponente della pittura nucleare negli anni cinquanta, che propone un congresso di tutte arti dal quale far scaturire le esigenze reali di chi opera sotto il Vesuvio, senza delegare la scelta a qualcuno che la faccia poi ricadere sulla citt . “Altrimenti vuol dire che abbiamo votato per voltare pagina ma il sistema non è cambiato”.
La proposta è raccolta dall’assessore con un invito a presentare il progetto.
Il Pan c’è. Ma la strategia, signora ombra dell’incontro, sta a guardare che le venga dato davvero spazio.
In foto, la conferenza stampa al Pan