Torna con un cartellone all’insegna "della parola come rivoluzione, come trasgressione”, accogliendo sul palcoscenico esperimenti e vecchie conoscenze. la diciassettesima stagione de Il Primo, teatro di resistenza, che ancora una volta sotto la direzione artistica di Arnolfo Petri inaugurer le scene il prossimo 10 ottobre con “Condannato a morte”, spettacolo liberamente tratto da “L’ultimo giorno di un condannato a morte” di Victor Hugo e diretto da Davide Sacco. Nel cartellone, i due spettacoli del direttore artistico (“Sull’amore e sul dolore” e “Rapsodia in noir”), lasciano spazio al teatro del “divertissement” con “Biutiful” di Rosario Ferro, commedia leggera sull’intrigo napoletano.
La vera scommessa del teatro di viale del Capricorno, ai colli Aminei, tuttavia, oltre al teatro omosessuale “un luogo in cui prendere coraggio”, spettacoli dedicati al “burlesque” e l’intenzione d’istituire un corso al momento riservato alle sole donne che abbatta il concetto di “seriet teatrale” “Le petite revue Burlesque”, con Fanny Damour, Candy Bloom, Roby Roger e Sery Page, vuole omaggiare una corrente teatrale nata in francia, ma che prende le mosse da quel “cafè chantant” di napoletana memoria.
un ritorno alle origini, commenta Petri, e proprio in questa direzione si rivolge l’istituzione di un corso. Non solo alla sperimentazione, ma anche alle grandi firme della tradizione Il Primo intende rivolgersi uno spettacolo di Dario Fo “Non tutti i ladri vengono per nuocere” diretto da Francesco Sisto e “Amado Mio” di Pasolini, diretto da Massimo Stinco.
Sar affidato ad Antonio Vitale l’omaggio per il trentennale di Eduardo De Filippo con musiche dal vivo di Gigi Nigro “Raccontando Eduardo”, dal 30 gennaio al 1 febbraio.
«Mi diverto a proporre cose nuove dice Petri questo programma ne è la prova tangibile. come un dedalo, costituito da molti canali, che portano tutti alla parola».
Per saperne di piùwww.teatroilprimo.it
Nelle foto, in alto, una scena, de "Il ladro", in basso, "Sull’amore e sul dolore" e il cartellone del teatro