Affido culturale. Nasce per contrastare uno dei virus più pericolosi: la miseria educativa. E per cambiare il mondo che ci circonda attraverso l’inclusione.
L’idea parte da Napoli ma arriva anche a Bari, Roma e Modena: il progetto nazionale è stato selezionato da “Con I Bambini” (una società senza scopo di lucro che attua programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile) per offrire la possibilità a tutti i bambini di appropriarsi della bellezza della cultura, condividere esperienze e generare una reale economia.
Utilizza il 40% del contributo per finanziare concretamente le attività culturali, compreso il trasporto e la merenda. Parla, inoltre, cinese perché è stato tradotto dall’associazione “Ciao Cina”.
Il lancio nazionale del progetto, che è iniziato ad aprile scorso durante il lockdown, si è svolto stamattina in una videoconferenza pubblicata sulla pagina Facebook “Affido Culturale”.
Coinvolge circ800 nuclei di famiglie/persone: aderiscono a 29 appuntamenti culturali gratuiti a città che si svolgeranno in 14 mesi, tra musei, teatri, cinema, librerie, fattorie didattiche e altre attività culturali. Sono previsti anche merenda e trasporto.
Affido culturale parte dalla valorizzazione dell’esperienza dell’affido familiare, per offrire la possibilità ai bambini che normalmente non hanno modo di arricchirsi culturalmente, di appropriarsi della bellezza della cultura. Stringendo patti educativi.
Questo è possibile usufruendo di attività create appositamente per loro grazie all’abbinamento di coppie di persone (selezionate e poi messe assieme tenendo conto di diversi fattori) che mettono a disposizione il loro tempo. Bambini e adulti vivranno insieme esperienze e emozioni.
Obiettivo: apportare un “cambiamento attraverso la condivisione di momenti. Un genitore, ma anche un single, che abitualmente accompagna i suoi bambini al cinema, a teatro, al museo o in libreria, (o ha il tempo di farlo), può portare anche un bambino – eventualmente con un membro della sua famiglia – che in questi luoghi non entrerebbe. Non solo per motivi economici ma anche per le barriere linguistiche ( è il caso dei piccoli migranti) e fisiche dovute alla disabilità.
Una iniziativa che si apre all’esterno, grazie alla volontà di tessere nuove relazioni con realtà culturali e istituti scolastici delle città in cui svolge la propria azione.
I referenti del progetto di Napoli, Roma, Bari e Modena stanno stipulando rapporti di collaborazione e convenzioni con associazioni, enti e istituti scolastici con i quali condividerlo in modo da arricchire tale esperienza. Si può partecipare contattando quelli della propria città tra queste quattro.
Partner napoletano di Affido culturale è la compagnia Le Nuvole che realizza – da oltre 35 anni – azioni sperimentali nel campo delle arti, della scienza e della cultura, pensando al diritto dei giovanissimi di imparare giocando per crescere attraverso linguaggi innovativi. La creatività come trampolino nel futuro.

Per saperne di più
https://percorsiconibambini.it/ac-affidoculturale/
Nella foto in videoconferenza, il governatore alla beneficenza e all’ assistenza Nobile Don Nicola Caracciolo di San Vito dei Duchi di San VitNicola Caracciolo

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