Chi ha frequentato la facoltà di Lettere alla Federico II di Napoli nella seconda metà degli anni Settanta e non ha più messo piede da allora nella biblioteca universitaria ospitata nella Casa del Salvatore, già collegio massimo dei gesuiti, con il suo monumentale cortile delle statue, non può che sobbalzare vedendo la rivoluzione d’accoglienza dell’antica struttura nei confronti degli utenti, cioè degli studenti, prima molto trascurati.
Adesso, coccolati dovunque: un punto d’incontro per rilassarsi e godersi una pausa dall’impegno quotidiano, panche dovunque con adeguati portacenere, tavole informative su tutto quello che si può trovare in biblioteca e le regole da rispettare. Una vera rinascita che è avvenuta dopo oltre dieci anni di lavori per rimettere in piedi il contenitore prezioso di un patrimonio altrettanto importante, circa un milione di volumi tra cui quelli stampati a Napoli nel sedicesimo secolo. Quelle cinquecentine che saranno protette da una prossima digitalizzazione (contro il pericolo di deterioramento sempre in agguato) come le opere di Giovambattista Della Porta dal De humana pshysiognomia (1586).
Questo è uno dei due obiettivi che si pone il progetto “Un tesoro di Biblioteca” presentato stamattina alla stampa e a tutti i napoletani che vogliono parteciparvi. La raccolta art bonus che non appena aperta ha già registrato donatori (per esempio un prof che in questa biblioteca veniva ai tempi dei suo studi) punta alla valorizzazione di un presidio di cultura, civiltà e identità storica, come sottolinea il direttore Raffaele De Magistris.
Rinnovarla totalmente è il primo degli scopi che hanno spinto lo staff della Biblioteca a elaborare una strategia di sviluppo realizzando, tra l’altro, un video promozionale, installando pannelli che informano i visitatori sugli aspetti storici e artistici del complesso dove ha sede la Bun, totem multimediali per rendere più rapido l’accesso ai servizi, nonché una app per i telefonini.
L’art bonus, più diffuso al Nord, ma che sta prendendo piede anche al Sud, è uno strumento di trasparenza, diffusione e promozione del mecenatismo culturale che dà diritto al credito d’imposta. Ci si può informare adeguatamente consultando il portale www.artbonus.gov.it. Tutto quello che sarà offerto oggi è un regalo ai giovani e ai loro figli. Un modo per disegnare il futuro, oggi molto avaro di promesse.
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