Sensibilità d’autore. Arriva nella sala convegni del Convento dei Frati Predicatori Domenicani di Barra, in Corso Sirena 66 (Napoli), La misericordia universale, opera per il Giubileo della Misericordia 2016 di Carlo Improta. Da martedì 23 maggio, alle 17.30, in esposizione permanente dell’artista e scrittore napoletano che da anni ha trasferito il suo studio-galleria in Toscana, a Montepulciano.
Interverranno: il frate superiore Giuseppe Piccini, il professore di Sociologia dell’arte dell’Università Federico II di Napoli Luigi Caramiello e Padre Adolfo Russo, Vicario per la Cultura della Diocesi di Napoli e Direttore del Museo Diocesano. Modera, Rino Zuccoli.
Spiega Improta : «La Misericordia ha due nature; quella terrestre, che conosciamo e già cerchiamo, seppur con difficoltà, ad applicare e seguire per aiutare i nostri simili e le creature tutte della terra; quella universale che scaturisce dalla nostra posizione di fronte al vuoto immenso del pluriverso e del tempo. Nel quadro, ma come nella maggioranza della mia produzione, il vuoto immenso e l’impossibilità per noi di convivere con esso ci rende miseri e degni di essere commiserati per la nostra piccolezza, ci sarà chi avrà pietà di noi e ci tenderà una mano? E noi lo facciamo per i nostri simili in quella Misericordia terrestre? Domande alle quali ormai dobbiamo sottoporci per poter capire chi veramente noi siamo».
Portatore di un umanesimo contemporaneo, lo definisce Caramiello nella monografia a lui dedicata. «Quella semplicità pretesa, invocata, ostentata, di Carlo Improta, si rivela solo apparente. In realtà… è un artista “complesso”… sa che il rapporto con l’altro, l’essere insieme, la comunità, la comunione, sono a fondamento di quell’universalismo spirituale, di cui l’artista è veicolo ed espressione».