Il progetto di costruzione di una sinistra di governo non trae origine dagli eventi politici più recenti che hanno visto prima la nascita dell’Ulivo e poi del Partito Democratico. “Il riformismo possibile” di Carmine Pinto, docente di Storia Contemporanea all’Universit  degli studi di Salerno (Rubbettino ed., pp. 213, € 20,00) analizza il percorso che, tra il 1945 e il 1964, portò alla formazione dei primi governi di centrosinistra. In quel periodo, infatti, una parte della sinistra italiana, rappresentata dal Partito Socialista Italiano, tentò un disegno riformista capace di renderla protagonista del governo del paese, facendola emergere dalla nicchia di opposizione in cui era rinchiusa.
“Il progetto di creazione di una forza socialdemocratica di stampo europeo spiega Pinto avrebbe potuto portare ad una modernizzazione delle istituzioni politiche del nostro paese, ben prima dei giorni nostri, perch avrebbe portato ad una semplificazione politica ed alla contrapposizione di due blocchi sociali, quello conservatore e quello riformista”. La ricerca del prof. Pinto lascia sullo sfondo gli aspetti organizzativi interni ai partiti, analizzando la relazione tra i partiti e il capitalismo italiano, pubblico e privato, con le sue principali istituzioni dalla Banca d’Italia all’ENI. Il fallimento del progetto riformatore degli anni 1945 1964 è, secondo Pinto, la causa principale del crollo della prima repubblica, che egli definisce “La Repubblica dei partiti”, e fu dovuto alla contrapposizione tra forze comuniste e socialiste conclusasi con un logoramento fratricida.
“Fu proprio la lotta tra comunisti e socialisti, interna alla sinistra dell’epoca, a determinare il fallimento del progetto riformatore, e il libro cerca di fornire gli strumenti per comprendere come mai, nonostante la presenza massiccia delle forze di sinistra nel panorama politico italiano, queste non siano riuscite a modificare il capitalismo italiano e i rapporti di forza esistenti nel paese”. Lo studio di Pinto, nonostante si limiti ad un periodo storico preciso, guarda al futuro, essendo il riformismo uno dei temi più attuali dell’agenda politica italiana. “Il termine riformismo esprime un concetto ben preciso. Esso significa analizzare la realt  presente e trovare soluzioni utili a modificare e migliorare le istituzioni politiche. Non è un attributo proprio ed esclusivo della sinistra e ciò è dimostrato dal fatto che sono sempre più numerosi i progetti di riforma provenienti dal centrodestra. Bisogna comunque essere ottimisti dinanzi ai mutamenti politici attuali, perch, nonostante le difficolt , si sta riuscendo a mutare e a rendere più moderne le dinamiche politiche italiane”.

In alto, la copertina del libro

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