Un’antica quercia narra le vicende di Lylian, diciassettenne caparbia e sognatrice, che lotta per la propria indipendenza intellettuale e materiale nell’Inghilterra di metà Ottocento.
Il diario delle cose improbabili, edito da More Stories, finalista al concorso #ilmioesordio2016 sul sito ilmiolibro.it opera prima di Federica Auriemma, è un romanzo dalla scrittura elegante che ci trasporta con naturalezza in un mondo coerentemente costruito, attraverso i conflitti e i personaggi classici, ma sempre attuali, del genere romance.
La narrazione è innescata dalla morte dello zio Morris che porta in campagna, dove vive Lylian, il giovane Ian Hunter al fine di rivendicare la proprietà delle terre che spettano alla linea maschile della famiglia.
Lylian, appassionata lettrice e inventrice di fiabe e giochi, che aveva conosciuto solo l’amicizia di Charles fin dall’infanzia, si trova proiettata in una nuova dimensione, dettata dal conflitto tra fanciullezza e desideri adulti, spinta anche dalla madre a cercare marito.
Ian appare subito interessato a Lylian, ma le regole di comportamento di età vittoriana non concedono molto a un gentiluomo, in special modo nelle zone di campagna. Intenzionato a rispettare l’ordine delle cose, razionale e onorevole ‘Darcy’, ma privo della sua tenebrosità, diviene immediatamente amico di Lylian e Charles.
Attorno alla giovane ruota un mondo che, sebbene appaia a lei stessa immobile, si mostra alquanto vivace in fatto di bramosia e macchinazione. L’arrivo dei fratelli Larkin porta un nuovo scompiglio, laddove i desideri che agitano la protagonista e i personaggi secondari, viscerali e genuini, devono fare i conti con la stucchevole e rigida apparenza delle convenzioni sociali.
La giovane Lylian dovrà passare attraverso la vergogna e la delusione per trovare finalmente ciò che cerca, l’amore.
Se nella prima parte del romanzo il mondo di relazioni della protagonista viene descritto con dovizia di particolari, nella seconda è concentrata tutta l’azione, il viaggio a Londra comporta la scoperta delle possibilità di libertà, come di meschinità che una grande città consente. I segreti inconfessabili e le scoperte sconvolgenti che ne derivano portano a maturazione la donna che Lylian si appresta a diventare. A fare da ponte tra la prima e seconda parte troviamo un espediente dal gusto fantasy, il diario nascosto nella quercia.
La quercia si rivelerà infatti ben più di un narratore inusuale, il suo cuore è custode dei desideri e del futuro di Lylian.
Gli elementi di conflitto sociale, l’accesa protesta per il ruolo in cui vengono relegate le donne, il riscatto attraverso il lavoro concorrono, assieme ai riferimenti storici bene integrati nel racconto, a disegnare una narrazione dalla eco austiana, tra vecchio mondo e ideali moderni.
La giovanissima Federica Auriemma, classe ’92, alla sua prima prova, regala a chi legge una ben narrata evasione.
©Riproduzione riservata