Sbarca all’Accademia di belle arti il teatro di Renato Carpentieri e Libera scena ensemble con il progetto Museum partito a settembre nella certosa di San Martino e approdato ora a Via Costantinopoli.
“Sale teatrali per un museo mentale” è la headline dell’iniziativa, come a dire: portiamo il palcoscenico oltre il teatro, verso la citt e le sue sedi più suggestive.
In questa tappa nasce anche la collaborazione con gli allievi della Cattedra di Scenografia diretta dal Antonio Di Ronza per la progettazione e realizzazione delle installazioni scenografiche, preziosa esperienza sul campo valida per l’acquisizione di crediti formativi.
La direttrice Giovanna Cassese sottolinea che “è un’iniziativa nell’ambito della politica di apertura dell’accademia alla citt e alla produzione di qualit che diventa pure un’occasione per far conoscere ai napoletani il fascino e la storia dell’edificio d’epoca in cui i nostri ragazzi si formano”.
Tutti in Accademia dunque per due giorni di palcoscenico inedito: gioved 5 novembre ore 11, l’aula professori ospita La sala delle preferenze e dei rifiuti da Bertleby lo scrivano di Hermann Mellville (drammaturgia Linda Dalisi con Antonio Conforti, Ciro D’Errico, Antonio Franco, Daniele Russo, Alessia Sirano); alle 12 in pinacoteca va in scena La sala del convegno, omaggio al futurismo e a Francesco Cangiullo (drammaturgia di Ugo Piscopo con Antonio Conforti, Paolo Cresta, Antonio Franco, Daniele Russo) rappresentazione dell’incontro tra Marinetti, Francesco Cangiullo, Luciano Folgore e Giacomo Balla che si preparano alla rappresentazione della Piedigrotta di Cangiullo.
Si prosegue venerd 6 novembre: alle 17 si ripete in pinacoteca La sala del convegno; alle 18 in aula dei professori La sala delle preferenze e dei rifiuti; sempre alle 18 in aula di decorazione va in scena La sala della vita offesa, dialogo ideale tra Minima moralia di Theodor Adorno e L’uomo a una dimensione di Herbert Marcuse (drammaturgia di Amedeo Messina e Renato Carpentieri con Renato Carpentieri, Paolo Cresta, Stefano Jotti, Valeria Luchetti).
Gli spettacoli sono tutti a ingresso libero.
Nelle immagini scene da La sala delle preferenze e dei rifiuti, da La sala del convegno e La sala della vita offesa