IncantiAmoci a Sorrento. Tra musica, teatro, cultura: il Natale vissuto all’insegna delle emozioni. Al via la seconda edizione della rassegna che illumina l’inverno sorrentino.
Nella terra delle Sirene dove la musica diventa il rumore dell’anima che non ti abbandona, l’amministrazione guidata dall’ avvocato Massimo Coppola (in collaborazione con l’associazione Musiciens , la testata giornalistica Sorrentoplaytivu, EnergiaOra, il Futuro è adesso e Eduardo canale 110 e lode del digitale terrestre) organizza un’ importante rassegna culturale dedicata alla musica, alla prosa e al canto di qualità e di sentimento, con la presentazione esclusiva di testi innovativi.
Nei luoghi della storia e nelle chiese più importanti di Sorrento, gli ospiti della città potranno assistere a spettacoli di forte impatto emotivo.
L’obiettivo è far conoscere e promuovere l’arte e la bellezza, attraverso un un percorso che parte da Napoli e arriva sempre a Napoli.
Napoli è una città dove storicamente tutte le correnti culturali che hanno attraversato la civiltà, hanno trovato un porto sicuro e terreno fertile per proliferare e svilupparsi.
Dalle villanelle alla canzone napoletana, dalla prosa al cinema, tutte le arti si sono ammantate di un’atmosfera magica assegnando alla città, già durante il periodo borbonico, il ruolo di una delle sedi più importanti d’Europa dal punto di vista esoterico, ermetico e alchemico.
Nasce così la napoletanità: in ogni vicolo, in ogni strada, in ogni casa, si nascondono quotidianamente storie, leggende vissute e raccontate, dove sogno e realtà s’intrecciano, creando una commistione emozionale unica, capace di definire uno stile di vita peculiare, riconosciuto in tutto il mondo.
E questo è lo scenario da cui si snoda la manifestazione. Si parte lunedì 26 dicembre con Nio Lauro che propone Anime di Napoli nella Chiesa dell’Addolorata alle 19.30.
Uno spettacolo con la regia di Salvatore Piedimonte, che racconta Napoli e le sue mille sfaccettature, attraverso parole, canzoni, modi di dire, colori e sapori di questa città meravigliosa.
In scena: Nio Lauro, Olimpia La Padula, Salvatore Torregrossa, Giuseppe Maresca e Rosalba Alfano . Due attori accompagnati da due maestri del suono e dalla suadente voce di una sirena, che guideranno lo spettatore in un viaggio meraviglioso lungo i vicoli e le piazze della città.
Sempre nella chiesa dell’Addolorata, il 28 dicembre, alla stessa ora, Donne che incantano con Carlo Liccardo, Federica Cardone e il maestro Andrea De Vivo che ci faranno attraversare il panorama mondiale della canzone con il repertorio di Etta James, Ella Fitzgerald, Marylin Monroe, Edit Piaf, Amalia Rodriguez, Maria Callas, Liza Minnelli, Aretha Franklin, Whitney Houston e Mina.
Venerdì 30 dicembre ci si sposta nella Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo di Sorrento con Francesco Baccini (voce e piano) cantautore della scuola genovese tra i più eclettici del panorama musicale italiano.
Lunedì 2 gennaio si ritorna nella chiesa dell’Addolorta per ‘A puteca d’ ‘e leggende napulitane con Diego Sommaripa, Vittorio Passaro, Diletta Acanfora e Laura Pagliara. Storie dimenticate, da ritrovare e riportare in vita. Il palcoscenico si trasforma in una bottega d’artigianato, lì dove si restaurano gli oggetti vecchi, a volte abbandonati, a volte preziosi.
Ma nel processo di restauro qualcosa si perde: non è l’originale che torna in vita, ma qualcosa di nuovo, un po’ antico e un po’ moderno. Ed è ciò che accade in questo spettacolo: personaggi come il Principe di Sansevero, Colapesce, Maria la Rossa la strega di Portalba, il Munaciello, La Regina Giovanna e altri ancora, emergono dal passato di Napoli e diventano creature del presente.
Quinta e ultima serata nella Basilica di Sant’Antonino
venerdì 6 gennaio Fiorenza Calogero interpreta il canto della Sirena. Come Partenope, sussurra e canta, balla e interpreta. Con lei, sul palco la chitarra battente e barocca del maestro Marcello Vitale.
Fiorenza presenterà la Villanella cinquecentesca ma anche la moderna canzone d’autore, non trascurando capolavori della Scuola napoletana del Settecento. Infine, un omaggio a Carlo D’Angiò, musicista contemporaneo, scomparso di recente, che ha lasciato un segno profondo nella sua anima.
Per saperne di più
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Nella foto in alto, il centro di Sorrento