Amici. Artisti. Compagni di strada e d’avventura. Gli interventi intermittenti presentati in questa piccola sfilata rappresentano brevi ma felici appunti redatti da una serie di artisti, di voci contemporanee che hanno partecipato, negli anni, alle attivit  della Fondazione Filiberto Menna. Interventi che delineano alcuni momenti preziosi, alcuni eventi, alcuni progetti che hanno caratterizzato (e caratterizzano tutt’ora) il clima di una istituzione la cui temperatura mira, sin dalla sua nascita, a lavorare nel presente dell’arte e della vita per costruire riflessioni, azioni, partecipazioni utili a delineare le varie anime che caratterizzano il continente culturale attuale.


Devrim Kadirbeyoglu

The Filiberto Menna Foundation has its significance not only because it supports the arts, ideas, concepts, exhibitions and talks but also because one feels welcomed and at home inside the foundation. Working closely with professionals who are passionately attached to their work, their respect towards artists and arts as well as their influential support even in the difficult economic times makes the experience unique.

Giuseppe Stampone

Un uomo, un’inchiesta, una lettura, una profezia, una linea (analitica), un’impronta, una critica, un’analisi, un progetto, un’astrazione, una costruzione, una scienza, una bellezza, un professionista, un esempio, un metodo, un’identit , una coerenza, una ricerca, una visione, una storia, un futuro, una terra, una vita, un amico, un amore per l’arte. Grazie Filiberto.

Nicolas Pallavicini

Caro Antonello, se penso alla Fondazione penso automaticamente a te, a Stefania Zuliani e alla ricca e modesta presenza di Angelo Trimarco. Poche volte o, anzi, mai ho visto persone compromesse col rigore scientifico esprimere tanta passione e umanit . Sono infine questi gli elementi fondamentali della ricerca artistica… Sar  la ragione per la quale gli artisti si sentono a casa? Sar  l’acqua, sar  l’aria, la Fondazione Menna appare fisicamente a Salerno come una finestra sul mare e, dalla parte del mare, si vede Europa.

Pierpaolo Lista

Il mio rapporto con la Fondazione Filiberto Menna si è consolidato nel tempo attraverso l’incontro con gli operatori che curano le numerose attivit  culturali, Angelo Trimarco, Stefania Zuliani e Antonello Tolve. Nello spirito della promozione del nuovo, con grande attenzione, essi si relazionano ai giovani artisti con curiosit , attenzione e profondo spirito critico. Purtroppo non ho conosciuto Filiberto Menna ma, nella mia casa e nella mia famiglia, è stato sempre presente con la sua forza culturale e critica. Sono però fiero di avere ancora un forte legame di stima e affetto con Bianca Menna che, come tutti quelli che hanno conosciuto Filiberto, ne conserva lo spirito accogliente e moderno.


Sabine Delafon

Fondazione Filiberto Menna o la scuola di portare avanti il suo pensiero del arte nel presente.

Piero Mottola
Pensando a Filiberto Menna la mia memoria torna indietro di qualche anno e precisamente al 1988, anno in cui ho realizzato la mia prima personale al Centro Studi Jartrakor di Roma. Questo spazio di ricerca veniva frequentato allora da diverse persone, artisti e non, critici d’arte, curatori, studiosi, ricercatori, intellettuali tra cui Filiberto Menna che ho avuto modo di conoscere attraverso i suoi scritti sulla sua teoria della pittura analitico-riduzionista e un suo testo sulla Pittura Eventualista.
Ho sempre apprezzato di Menna il rigore e la coerenza intellettuale e nel corso degli anni mi sono spesso chiesto cosa sarebbe accaduto all’Arte Italiana se non fosse venuto a mancare cos improvvisamente e precocemente. Mi sono anche spesso chiesto cosa sarebbe accaduto se avesse per esempio avuto l’occasione di dirigere una Biennale. Forse la sua presenza avrebbe garantito un sano dibattito sulla relazione Arte e Scienza. E il suo operare avrebbe forse anche evitato lo strapotere di un monopolio legato ad una figura o per lo più a poche figure di critici ad essa assoggettate che, in fondo, hanno proposto una regressione di pura produzione pittorica pensata esclusivamente per aggredire grossolanamente il mercato o il sistema dell’arte rispetto alle straordinarie conquiste sull’evento raggiunte da una certa avanguardia italiana degli anni ’60 e ’70.

Afterall

L’opera della Fondazione Filiberto Menna, attraverso le sue molteplici attivit , a noi ricorda che la conoscenza è «una luce che proietta sempre ombre da qualche parte» (Bachelard), e che la stessa è percettibile particolarmente grazie a queste.


Mrdjan Bajic

Under the patronage of the Foundation Filiberto Menna Centro Studi di Arte Contemporanea, I took part in the La mostra e aperta. Artista in dialogo con Harald Szeemann, which was a real research exhibition created through a mutual non hierarchical communication of reciprocated             6                 è« «    oè  á«sptBLlibrineBlinkBBd dBd d«BpGBB«7Be«BEBBèMODEBHlèNOèBB» OJBe
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Btrust. Since the preparations for my installation done on the basis of the previously sent model had to start before my arrival, Stefania Zuliani, Alessandro Demma, Maria Giovanna Mancini and Antonello Tolve explained me in a phone conversation how to orientate the work in space they, willing to consider my judgment, coming from Belgrade, and I, thrusting their intentions and insight. That was the spirit in which we finished together the work and the exhibition, hoping that art is not just a product but also a correlation of creativity and contemplation of the world we live in. This is how I remember my cooperation with the Fondacione Filiberto Menna cooperation quite simply means just it cooperation – an adventure of mutual action.

Domenico Antonio Mancini

Dove l’arte torna a pretendere attenzione, nel tempo e nella qualit  del suo esporsi allo sguardo.

Rosy Rox

………..le ragioni del nuovo……….

Ciro Vitale
Alla Fondazione Filiberto Menna, la creativit  è messa nelle migliori condizioni possibili per esprimersi, essa è un riferimento certo per gli artisti del territorio che ricevono continui stimoli culturali e molteplici opportunit  di scambio, grazie agli eventi organizzati dalla fondazione, Salerno assume un ruolo centrale nel dibattito culturale italiano e internazionale.

Da sinistra / tra gli altri, Mariapaola Fimiani, Achille Bonito Oliva e, di spalle, Mrdjan Baijc in occasione de La mostra è aperta. Artisti in dialogo con Harald Szeemann, Chiesa dell’Addolorata, Salerno 2010.

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