Belle e impossibili. Impossibili perché la normalità non è quella di un corpo sottoposto alla pressione di diete e allo shock psicologico continuo di non poter mangiare per non mettere su nemmeno un etto di peso. Colpa non solo degli stilisti ma anche della televisione che impone la magrezza estrema come stile di vita. Anche se adesso cominciano a vedersi sulle passerelle modelle dalle linee morbide, ancora rare purtroppo, che indossano una comoda 44 o 46.
Anoressia, ovvero l’allontanamento dal cibo considerato come un vero e proprio veleno per la propria immagine è diventata una malattia strisciante che colpisce non solo le teenager. Di questi comportamenti alimentari radicali si parlerà sabato 26 novembre dalle 10.30, nella sala espositiva del complesso monumentale di Santa Chiara a Napoli in occasione dell’incontro “DiCiAmo basta – dall’Isola Verde per contribuire a isolare i disturbi del comportamento alimentare”, organizzato dall’associazione Artemisia – Una Voce per l’Anoressia, con la provincia napoletana del SS. Cuore di Gesù .
Il titolo può apparire singolare, ma sottolinea la sinergia tra un’istituzione religiosa e un’associazione fondata su una tragica esperienza proprio sull’isola d’Ischia; un momento di collaborazione che viene proposto nel capoluogo campano per offrire un messaggio di speranza, informazione e formazione al tempo stesso contro le gravi conseguenze che toccano le famiglie dove ci sono persone in preda all’anoressia, alla bulimia e agli altri disturbi legati al cibo.
Oltre al presidente di Artemisia, Paolo Massa e al ministro della Provincia napoletana del SS. Cuore di Gesù, fra Carlo Maria D’Amodio, parteciperanno esponenti del mondo della scuola, dell’università, dell’associazionismo, della medicina e della neuropsichiatria infantile. L’incontro sarà moderato da fra Adriano Pannozzo, definitore e segretario provinciale Ofm SS. Cuore di Gesù.