Napoli ricorda Leopardi. Il secondo appuntamento dei “percorsi della creatività”, il ciclo d’incontri promosso dall’Istituto dell’Enciclopedia Treccani e dall’Istituto Culturale del Mezzogiorno, sarà dedicato all’opera e al pensiero del poeta dell’Infinito di cui quest’anno corre il duecentenario (foto). “Serata Leopardi”, intende, infatti, essere un omaggio al grande autore recanatese proprio nell’anno in cui cade il secondo centenario della composizione de “L’infinito” e nei giorni in cui Leopardi si spense nella nostra città (14 giugno 1837).
Serata Leopardi vuole focalizzare l’attenzione sui rapporti che il poeta intrecciò nell’ultimo periodo della sua esistenza con l’ambiente napoletano, riflettendo sulla svolta concettuale e filosofica che accompagnò il poeta proprio in quegli anni. Ne derivano due indicazioni fondamentali.
In primis l’attualità del suo pensiero che metteva già allora in guardia contro le facili suggestioni delle “magnifiche sorti e progressive”, vale a dire la cieca fiducia nel futuro e soprattutto l’illusione di vivere nel migliore dei mondi possibili. E qui si rivela la straordinaria intuizione di un pensiero modernissimo che induce a un’attenta riflessione anche sul periodo storico che stiamo attraversando.
E in seconda istanza la chiave risolutiva di una proposta fondata sul richiamo alla solidarietà umana e alla fratellanza riscontrabile nei versi delle ultime composizioni, in specie della famosissima “Ginestra” ma anche in alcuni illuminanti pensieri del suo “Zibaldone” e in molti spunti delle “Operette morali”.
Nella sede di via Vannella Gaetani 27,(Piazza Vittoria) martedì 18 giugno, alle 18, interverranno Carlo Di Lieto, Antonio Filippetti, Lucia Stefanelli, Raffaele Urraro ma sarà anche occasione di un incontro aperto, una riflessione con altri scrittori e poeti che hanno recepito e continuano a promuovere e promulgare la lezione e l’opera del grande recanatese. Adriana Carli e Giulio Adinolfi legegrano alcuni testi del poeta.