Tre’anni di attività. Per celebrarli, la rivista Arte&Carte ha realizzato un numero speciale che sarà ufficialmente presentato giovedì 25 novembre all’Istituto italiano per gli Studi Filosofici in via Monte di Dio 14, alle 16, 30.
La pubblicazione ispira il senso dell’incontro che ha poi come motivo di riferimento quelli che sono stati e sono i punti salienti a cui la rivista si è sempre richiamata, vale a dire un’attenzione profonda ai valori della memoria culturale intesa come stimolo creativo per immaginare il futuro. E proprio su questo tema si sofferma l’editoriale di presentazione del direttore Antonio Filippetti.
Il numero speciale contiene una ricca sezione dedicata ai 700 anni della morte di Dante Alighieri con interventi di Carlo Di Lieto, Enzo Dall’Ara e Fiorella Franchini. In termini letterari un approfondimento critico-filosofico è dedicato anche al pensiero e all’opera di Giacomo Leopardi con un saggio di Luigi Mazzella.
A Mauro Giancaspro è affidato invece il racconto della meravigliosa avventura del libro e ciò che esso rappresenta in termini emotivi oltre che sapienziali per il lettore. Le nuove invadenti e controverse tecnologie mediatiche sono invece al centro delle considerazioni di due studiosi come Bruno Pezzella e Luigi Alviggi.
La rivista poi riserva un significativo spazio alla poesia avviando il progetto l’arca della poesia che proseguirà col tempo e chiamerà a raccolta poeti italiani e stranieri.
Una prima antologia è presente già in questa edizione. E in termini progettuali si annuncia anche la realizzazione di una collezione d’arte contemporanea in progress sostenuta e curata dalla Fondazione Francesco Terrone a cominciare con gli artisti che sono presenti in questo numero.
La rivista poi si occupa dei settori tradizionalmente trattati come cinema, teatro e musica. In particolare l’attenzione è rivolta all’apertura del museo Fellini, mentre per quanto riguarda il teatro Bernardina Moriconi ritorna sui 125 anni de La Lupa verghiana e per la musica infine Gildo De Stefano apre uno spiraglio sui rapporti esistenti tra pandemia e bossa nova.
Arte&Carte conferma il suo “core business”, vale a dire occuparsi di tutto ciò che ha a che fare con la creatività.