Napoli in primo piano. Per Kbirr, il birrificio fondato da Fabio Ditto. Che abbraccia il progetto artistico del ventottenne Luigi Gallo e promuove, così, il territorio con l’arte digitale del Nft (token non fungibile). Vera e propria rivoluzione nel campo del diritto d’autore in particolare nel settore della crypto art.
Per Kbirr Gallo ha interpretato 4 etichette realizzando opere coloratissime, sgargianti e legate alla cultura napoletana , cifra stilistica della casa.
La prima è la birra Paliata imperial Stout, dal dialetto napoletano, dare a qualcuno un gran numero di batoste, il percuoterlo con forza e a lungo. La Paliata, ha una notevole bevibilità, ma con la sua elevata gradazione alcolica di 10° % vol., regala piacevoli bastonate al bevitore. Nell’opera, le bottiglie di birra toccandosi fanno fuoriuscire la bevanda che si trasforma in due pugili in assetto da combattimento, una Paliata che picchia con forza. Un inno anche all’amicizia e alla condivisione.
La seconda opera è dedicata alla Scotch Ale Jattura, “Jettatura”, ossia sfortuna, maleficio, disgrazia. Viene servita su una lingua di una bocca carnosa disegnando un corno e una corona . La Jettatura è un influsso malefico che, secondo la superstizione popolare, è o sarebbe esercitato da alcune persone e la lingua ne diventa il mezzo e il corno la protezione.
Poi c’è la Strong Ale Natavota red che nasce a sua volta su ispirazione della Lager (di facile bevuta ma con una forte gradazione) e riporta l’immagine stilizzata di San Gennaro, ma nel colore rosso che ricorda il suo sangue e il nome rimanda al miracolo che si rinnova ogni anno, un’altra volta (natavota). Quel santo che con la mano bloccò le colate laviche che minacciavano Napoli. In primo piano sono evidenti due oggetti emblematici del santo, la mitra e il pastorale.
Infine, la Golden Ale Pullicinhell realizzata in esclusiva per l’associazione Verace Pizza Napoletana. Il progetto nasce dalla sinergia tra i maestri pizzaioli dell’Associazione, lo stile di Kbirr e l’ingegno dell’artista Pasquale Manzo che ne firma l’etichetta. Protagonista è Pulcinella, icona di Napoli nel mondo, che in questa birra veste i panni del pizzaiolo, alle prese con il suo forno a legna, “inferno” (hell, in inglese). Il logo dell’AVPN sugella l’unione tra birra e pizza.
Pulcinella attraverso la birra, tira fuori tutta la sua goliardia, densa di burle e canto, in questo inferno giocoso e benevolo del divertimento che solo una buona birra può scatenare.
Kbirr è un progetto che nasce dalla voglia di veder crescere il proprio territorio. Un sogno pieno d’amore per l’arte e la cultura partenopea che si fa conoscere attraverso un prodotto popolare come la birra.