“Samantha” (Kairs Edizioni, pagg. 90, 14,00 euro) è la protagonista del nuovo romanzo scaturito dalla penna di Amelia Galante Gagliardi, napoletana, docente di materie letterarie e autrice di molti libri. Un’altra avvincente storia edita da Karòs che dal 2002, in qualit di associazione culturale di intellettuali radicata nel territorio partenopeo e campano, è impegnata ad utilizzare tutti gli strumenti disponibili, tradizionali e moderni, per dare voce al bisogno di riflessione, analisi e partecipazione che i nostri tempi esigono.
Samantha è un’immigrata. Dolorose e disumane condizioni di vita l’ hanno obbligata a lasciare la sua terra: le guerre tribali che si combattono per il potere, i genocidi, le rivolte. Costretta a fuggire e a mettersi in salvo, arriva in Italia con la speranza di un recupero esistenziale. Sbarca a Lampedusa, dal barcone dei disperati, ma sa gi di non avere aspettative maggiori di quella di vendere il suo corpo in ” Viale dei Tigli”, la strada tra il centro e la periferia che è per lei la distanza tra il diritto di vivere e la convinzione che la morte sia per alcuni una necessit . Eppure Samantha è una donna dalla fierezza indomita, innata, quella degli antichi Watussi, una bellezza africana, immota, di serena armonia, come l’Africa agli albori della sua nascita.
Il personaggio è di una donna violentata nell’anima e nel corpo considerata oggetto di scambio, che però si riprende, pur attraversando le più atroci esperienze, la dignit della sua Persona. E’ un’immigrata che si fa spazio tra la folla perch vuole riappropriarsi del suo diritto alla vita, in nome di un’universale natura umana, senza differenze. La Galante affronta il complesso universo degli extracomunitari e ne descrive la fatica di crescere, la difficolt di credere in s stessi e negli altri, individua nell’animo di tutti i personaggi che popolano le pagine del romanzo il sottofondo esistenziale incerto, contraddittorio e dall’equilibrio instabile. L’autrice, vincitrice di numerosi premi letterari, sfodera come sempre il suo talento descrittivo rendendo la storia molto affine a una sceneggiatura in cui gli elementi e le situazioni narrate acquistano una simbologia universale.
La scrittrice affronta uno scotatnte tema di attualit , ma senza intenti critici nei confronti di una societ che pur professandosi multietnica, cade troppo spesso nei pregiudizi.
Il suo occhio è, piuttosto, orientato verso il sentimento dell’amicizia e dell’amore che nel suo racconto coinvolge i personaggi, ma nella realt interessa tutte le creature e si protende verso terre lontane e infiniti spazi. Samantha, alla fine riesce a riscattare se stessa e il suo paese, l’Africa, con la forza dell’impegno e della solidariet . Tuttavia, il destino giocher le sue carte, mescolandole fino al finale tragico, ma aperto sull’orizzonte salvifico di un bene universale. Un racconto oltre il tempo e ogni barriera ideologica.
Nella foto, la copertina