Due volte Thomas Plasschaert a Napoli. Fino al 5 maggio. Poco più che trentenne, l’artista francese, ospite all’istituto Grenoble di via Crispi, propone due mostre in citt . La prima, Arcadia, s’inaugura oggi alle 17, al Museo Archeologico nazionale ed è organizzata dal servizio educativo della Soprintendenza impegnata a realizzare esposizioni del contemporaneo in un silenzioso dialogo con l’antico.
Fulcro dell’evento, un’installazione di piccole ceramiche smaltate su un “tappeto” di mattoni in terracotta, che d vita a un insolito paesaggio con figure, combinandosi con dipinti a parete di dimensioni ridotte.
Letteraria e artistica regione del Peloponneso, Arcadia è l’universo creativo dell’autore popolato da scene agresti, orgiastiche e di sacrifici umani e animali, tra Pan, i Satiri e Marsia col suo supplizio.
Una carezza al mito, completando Arcadia, è anche il secondo rendez-vous con Thomas Plasschaert, domani alle 18, alla galleria Aica di via Cappella Vecchia 8a con “Pan è morto”. Qui, in esposizione, per la prima volta in Italia, tele, sculture in terracotta e una in gesso, eseguita a grandezza naturale sul corpo delle modelle dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Maria Letizia Esposito e Emanuela Futia (realizzata proprio per la galleria). Sar anche presentato il catalogo del progetto curato da Marco de Gemmis e Andrea Ingenito.
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In foto, terracotta smaltata e disegno a inchiostro con smalti