Un po’ di Russia in Campania. Luned 25 luglio, dalle 21, all’Arena Spartacus dell’Anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere, si celebrer la seconda laurea honoris causa in Russia dell’astrofisico Massimo Capaccioli, artefice, tra le sue tante imprese scientifiche, della realizzazione del più potente telescopio del mondo all’interno dell’Osservatorio astronomico cileno del Paranal.
Maremmano di Castel del Piano (Grosseto), classe 1944, Massimo Capaccioli, è stato per anni il faro accademico degli studi di astronomia all’Universit di Padova, fino agli inizi degli anni ’90, quando ha eletto la Campania a sua dimora adottiva guidando per vent’anni l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e trasferendo il suo insegnamento di professore ordinario di astronomia all’Universit degli Studi di Napoli Federico II, dove oggi è professore emerito.
Dopo la direzione dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, che è stata anche la sua casa per vent’anni ricchi di animazione scientifica e culturale della citt , Capaccioli ha scelto negli ultimi anni come sua dimora quella che lui ricorda essere la “citt di Spartaco e di Annibale”, Santa Maria Capua Vetere, dove vive a due passi dall’Anfiteatro Campano, impegnato spesso prima persona in numerose attivit di valorizzazione di uno dei siti archeologici più belli del mondo.
E sar una serata anche con una forte vocazione internazionale grazie alla rappresentanza delle Universit russe con la presenza Marina Dzhagaryan, coordinatore del progetto Summer School a Santa Maria Capua Vetere dell’Universit russa di Pyatigorsk e alla presenza dell’astronomo iracheno Ali Talib, professore di Astronomia all’Universit di Bagdad e visiting professor di Astrofisica alla Seconda Universit degli Studi di Napoli, e del direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, reduce dalla spedizione culturale a San Pietroburgo per promuovere un’importante collaborazione con l’Hermitage Museum
In foto, Massimo Capaccioli