Un coro di voci (e un libro) per urlare contro la pedofilia e ogni altra forma di violenza. Sabato 8 novembre (ore 10,30) nella sala di Santa Chiara in piazza del Gesù (Napoli) Pasquale Ferro presenta la nuova edizione del suo libro “Gli odori dei miei ricordi” (prima edizione – 2000 fuori catalogo, per la Atman. Oggi autoprodotto). Storia autobiografica di un’infanzia violata.
Al dibattito, moderato dall’autore e introdotto dall’attrice Annamria Ackermann, interverranno Alfredo Ponticelli, Maria AnnaFilosa, padre Carlo De Angelis, Davide Barba, Michele Ferro e Fabio Chiosi. Il dibattito sar arricchito da momenti teatrali con Peppe Celentano e Stefano Ariota, mentre gli allievi del centro Ariota Danza presenteranno “Immaginazioni”. Le conclusioni sono affidate all’attore Gino Corcione.
Il libro come urlo contro la pedofilia…
« una confessione, un diario scritto come forma di terapia. In seguito ad alcuni passaggi al Maurizio Costanzo Show, decisi di pubblicarlo. Da qui è nata la mia carriera di scrittore e autore teatrale».
A quasi dieci anni dalla prima pubblicazione, il volume viene rieditato. cambiato qualcosa?
«Ho aggiunto un finale positivo. Un messaggio per chi ha subito abusi si può uscire dal trauma e dai sensi di colpa lavorando su se stessi e guardando sempre avanti».
Raccontare qualcosa di cos duro e personale, quanto ha influito sul tuo modo di scrivere?
«Ho la predilezione per le storie vere. Dopo “Gli odori dei miei ricordi” ho pubblicato “Genny Flowers – Confessioni di una travestita in attesa di pensione di invalidit ” (Suklibri, pagg. 108, € 7,50), che ebbe un ottimo successo di critica, tanto da farmi capire che potevo diventare un vero scrittore. A quel libro è seguito “Mercanti di anime e di usura” (L’Ancora del Mediterraneo, pagg. 94, € 10). Ancora storie di vita vissuta, reali. Perch io scrivo di quello che conosco».
Oltre che scrittore, sei autore teatrale…
«Amo il teatro. Credo sia il mezzo migliore per arrivare al cuore della gente. Più del libro. C’è parola, c’è azione. Emoziona e trasmette pensieri che magari non si colgono con la lettura. A febbraio debutterò come regista portando su un palcoscenico di San Giorgio a Cremano “Mercanti di anime e di usura”. Il mio protagonista sar Enzo Borrelli. Intanto, dal 18 al 23 novembre, al San Carluccio di Napoli andr in scena “Gli odori dei miei ricordi”, con Stefano Ariota e Peppe Celentano. E presto, anche Genny Flowers torner in teatro».
E hai scritto anche per il cinema…
«Ho sceneggiato un cortometraggio che ha girato nei festival vincendo dei premi. “Angelo come te” diretto da Enrico Maria La Manna e interpretato da Giorgio Albertazzi, Giuliana De Sio, Violante Placido e Paola Puccinese. Ho scritto anche un film “Creola”, per Erica Blank. costruito su personaggi edipici, lo si capisce gi dai nomi Giò (Giocassa) lei e Edi (Edipo) lui».
Progetti?
«Due romanzi “La luna esiste” e “Racconti di un cane camorrista”. Sempre storie reali, di strada. Il protagonista del primo libro è Salvatore, alla continua ricerca dell’amore, in ogni sua forma. L’altro è un lavoro antropologico che ho scritto dieci anni fa sulla figura dell’uomo camorrista. Il protagonista è un cane. Il mio non è un “j’accuse”, in libreria, oggi, ce ne sono fin troppi, ma uno scavare nell’anima del camorrista che, per me, prima di tutto, è un uomo. Col suo carico di nefandezze e cattiverie, ma anche di contraddizioni, come la fede. I camorristi sono molto credenti. Sono capaci di entrare in una chiesa, darsi i pugni sul petto e poi uscire a commettere qualche delitto».
Un sogno nel cassetto?
«Portare Genny Flowers al cinema».
Nella foto in alto, l’autore Pasquale Ferro