Un consorzio, una scuola, un museo e un incubatore di imprese: una realtà napoletana multitasking che prende il nome di “Bulla”. Nato nel 2000 come incubatore di imprese, il Consorzio Antico Borgo Orefici, detto anche Bulla, oltre a riunire gli esercizi commerciali e le botteghe artigianehe da anni lavorano nel settore orafo all’interno dello storico quartiere dedicato alla lavorazione e alla vendita dei preziosi, negli spazi di via Duca di San Donato la Bulla ospita anche otto laboratori dedicati a start up aziendali.
Ogni impresa può accedere all’incubatore attraverso un bando pubblico e avere così la possibilità di cooperare con altre realtà e avere un fitto agevolato, il tutto per un periodo di circa cinque anni. Attualmente i laboratori sono occupati da quattro artigiani, un’azienda di fashion design e due imprese di marketing.
La scuola ha aperto nel 2012 e consiste in un corso di due anni con il rilascio di una qualifica professionale riconosciuta dalla Regione. Non c’è obbligo di età ma soltanto di partecipazione ai corsi teorici e ai laboratori. Design, gemmologia, progettazione, laboratori orafi, inglese tecnico ed economia aziendale sono le principali materia che si affrontano durante il biennio di studi. Ogni anno la scuola ospita un massimo di 30 studenti, 15 per ogni anno.
Alla scuola sono collegate alcune collezioni di gioielli: Aurea Venus, una riproduzione fedele dei gioielli degli scavi di Pompei; Gioie di Era, una collezione creata a partire dai disegni sulle ceramiche di Paestum; le collezioni speciali di cui “La foresta incantata” e “Le gioie irritate” prendo forma dai disegni dell’architetto e scultore Riccardo Dalisi, mentre la neo-nata “Profili” è legato al premio PAN ( Annamaria Portaro Monticelli) che lo scorso anno ha premiato tre giovani con una borsa di studio e dei buoni da spendere in materiale orafo.
Di recente, la Bulla ha messo in piedi un’interessante iniziativa che sta raccogliendo consensi e interesse da parte di turisti e cittadini. Grazie alla donazione da parte di storici laboratori del quartiere, di antichi attrezzi per la lavorazione dell’oreficeria e della gioielleria, è stato possibile realizzare un museo dell’arte orafa dove è possibile visionare tutte le fasi della lavorazione del gioiello così come da tradizione partenopea.
Il Museo è dotato di biglietteria, bookshop e la possibilità di effettuare visite guidate su prenotazione oppure di scaricare un’app con la guida interattiva al percorso espositivo. C’è anche la possibilità di seguire un workshop e portarsi a casa un piccolo gioiello realizzato con le proprie mani.
Alla visita del Museo e del quartiere sono legati una serie di percorsi guidati: la Via dell’Oro, che parte dal museo di S. Gennaro e si arriva fino al Borgo Orefici; la Via dell’Argento, che parte dalla Basilica del Carmine, passa per Sant’Eligio per arrivare al Borgo; la visita di tutto il Borgo degli Orefici, delle sue strade, dei sui monumenti e dei laboratori.
In foto, un particolare del centro la Bulla con i tesori di un’antica tradizione
Per informazioni, visita il sito:
www.borgorefici.eu