Esempio di genio e passione nel mondo. La napoletanità. E’ il messaggio che la Fondazione Isaia- Pepillo, nata nell’ottobre scorso con un convegno nello scrigno della Lirica, il Teatro di San Carlo, vuole trasmettere al pubblico. Organizzando progetti, manifestazioni ed eventi. E, dopo aver presentato nella sede di palazzo Lancellotti a Casalnuovo dove è nato lo storico marchio di abbigliamento il Giving Books Day, per dare vita a una biblioteca condivisa tra Napoli e la Campania, ha avviato un ciclo di incontri con l’autore sotto il segno della creatività campana.
La città e la regione come fonte d’ispirazione per la letteratura. A inaugurare la rassegna, l’8 dicembre 2018, è stato il “francese napoletano” Jean-Noël Schifano, cittadino onorario partenopeo, che nel suo Dizionario appassionato di Napoli, pubblicato in Italia grazie a un progetto di crowdfunding lanciato dalla casa editrice ilmondodisuk, racconta l’anima carnale della città, insegnando ai napoletani stessi a conoscere una civiltà millenaria unica al mondo, dalle infinite sfaccettature.
Prossimo appuntamento sabato 2 febbraio, sempre a Palazzo Lancellotti, alle 11, con Antonella Cilento (foto), finalista al premio Strega con “Lisario o il piacere infinito delle donne”. “Una napoletana a Napoli” è il titolo del dibattito che sarà coordinato dalla giornalista del Corriere del mezzogiorno, Anna Paola Merone.
Nel novembre 1993, Cilento ha fondato Lalineascritta realizzando i corsi, i workshop e gli stage. Una delle più antiche scuole di scrittura d’Italia, con un metodo d’insegnamento collaudato negli anni. I corsi d Lalineascritta si occupano di metodologie della narrazione, con attenzione al racconto e al romanzo, ma anche alla poesia a scritture per il cinema e la televisione, di teatro, di opera lirica e di editoria.
Al centro della discussione di sabato prossimo, Napoli, i libri e le scuole di scrittura creativa che vedono la luce negli Stati Uniti già dall’inizio del secolo scorso, con grande anticipo rispetto all’Italia. Vi prenderanno parte pure la drammaturga Stefania Bruno e l’editor Stefania Cantelmo. Un’occasione per parlare di futuro, partendo da una capitale che continua a essere faro di luce creativa contro realtà ingrigite dall’omologazione.
Per saperne di più
https://www.fondazioneisaia.org/