Un “Reddito di Dignit ” può diventare una risposta concreta ed efficace alla povert ed alle mafie perch garantisce coloro che non hanno adeguati strumenti di supporto economico, liberandoli da ricatti e soprusi.
Il Comune di Napoli ha aderito alla campagna di raccolta firme denominata “100 giorni per un reddito di dignit , contro la povert e le mafie”.
L’iniziativa è stata lanciata da Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Il soggetto associativo nazionale ha sempre promosso e sostenuto, tra le altre, anche quelle iniziative che mirano alla giustizia sociale ed alla lotta contro le disuguaglianze.
In tutte le piazze italiane con 170 banchetti (Napoli sar presente con tre piazze) si raccoglieranno le firme e verranno spiegate le motivazioni della proposta.
Giuseppe De Marzo dell’Associazione “Libera”, coordinamento campagna “Miseria ladra” – mette a disposizione dei dati allarmanti «l fatto che nel nostro paese in sette anni di crisi abbiamo tagliato del 58% il Fondo del sociale e non abbiamo introdotto una misura fondamentale per contrastare la povert e le diseguaglianze, come il reddito, ha prodotto, di fatto, il raddoppio della povert relativa in Italia. Sono più di 10 milioni le persone in condizioni di povert relativa, un milione e 423 mila di essi sono minorenni. Mentre la povert assoluta è triplicata (6 milioni di italiani in questa condizione). La dispersione scolastica, in Italia, è la più alta d’Europa. Infine, i lavoratori che rimangono poveri sono circa tre milioni e 200 mila, perch quel salario, evidentemente, non include la dignit .
In tutta Europa, tranne che in Italia, Grecia e Bulgaria, il reddito di cittadinanza, un reddito minimo garantito, è gi una misura attiva. L’Europa lo chiede dal 1992, una risoluzione europea dell’ottobre del 2005 invita l’Italia ad introdurre questo tipo di misura per contrastare la crisi che poi sarebbe arrivata dal 2008».
L’assessore al lavoro del Comune di Napoli Enrico Panini si sofferma sugli aspetti più tipicamente politici della misura di sostegno al reddito «Il Reddito di Dignit significa che chi non ha un lavoro, chi lo ha perso, un giovane, una donna sola, altri, devono essere aiutati dallo Stato perch la civilt innanzitutto significa aiutare le persone a tenere alta la loro dignit , anche nei momenti di crisi. Per questa ragione abbiamo aderito alla campagna di raccolta firme avanzata da “Libera” con una Delibera di Giunta Comunale».
Rosario Stornaiuolo Presidente Federconsumatori Campania riflette sulla crisi delle famiglie «La Campania vive una crisi fenomenale rispetto all’economia che porta le famiglie, quattro su dieci qui a Napoli, a scontare la difficolt a poter mettere a tavola pranzo e cena. Registriamo un calo dei consumi molto forte; rispetto al 2008 il 18% in meno. Questo significa che i napoletani spendono di meno ed anche peggio, nel senso che pur di mettere in tavola qualcosa da mangiare rinunciano alla certezza della qualit dei prodotti acquistati».
Infine, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris avvalora questa iniziativa come una misura costituzionale«Un reddito che consente di mantenere in vita i diritti costituzionali alla salute, all’istruzione. Nel momento in cui i Governi liberisti stentano a mettere in moto l’economia bisogna costruire un’economia dal basso, un welfare serio, non bisogna tagliare le fasce deboli, bisogna stare vicino agli ultimi, a chi è in difficolt . E’ una misura importante ma dubito che questo Governo la voglia fare, deve essere il Parlamento a dover scrivere questa pagina di dignit costituzionale».
Per saperne di più
Nella foto, "Il cortile del dormitorio" di Lorenzo Viani