Molte opportunit spesso sono nascoste nella miriade di iniziative che neppure la odierna tecnologia dell’informazione riesce a gestire in maniera razionale. Tra queste, una di particolare interesse che desideriamo segnalare per demolire luoghi comuni su Napoli e sulla nostra regione.
Se è vero che la popolazione italiana legge poco e, soprattutto al sud, se è vero che l’analfabetismo imperversa in alcune sacche della popolazione è anche vero che ci sono tanti lettori e scrittori appassionati che si cimentano, nonostante il mercato librario sia in calo, e alimentano l’illustre tradizione editoriale napoletana. A Napoli l’Istituto italiano di cultura (Ici Onlus) opera da quasi un ventennio, promuovendo talenti con un premio letterario “Le Nuove Lettere”, che è anche il nome della omonima rivista internazionale di poesia e letteratura, distribuita in tutto il mondo, oggi presente anche in versione elettronica (Nle). L’ente offre ai soci iscritti una serie di iniziative culturali, tra cui un corso di formazione di scrittura creativa, un convegno internazionale, oltre a una serie di incontri, conferenze, tavole rotonde, su tematiche culturali e politologiche. L’istituto è diretto da Roberto Pasanisi, attualmente professore di lingua e letteratura italiana all’Universit statale per le relazioni internazionali Mgimo di Mosca. Della struttura parliamo con la coordinatrice, Maria Peruzzini.
Professoressa, perch e quando nasce l’Istituto italiano di cultura?
«L’Istituto è nato nel 1990, fondato dallo scrittore e italianista napoletano Roberto Pasanisi che lo dirige. Ha come finalit l’attenzione e la diffusione della cultura nel senso dell’unico privilegio che crediamo condivisibile in questo campo la libert , avendo come riferimento gli Scritti corsari di Pasolini e la Scuola di Francoforte, che coltiva l’idea della funzione centrale della cultura e della creativit nella nostra societ , in cui tutto viene fagocitato dai meccanismi capitalistici e del mercato. Insomma, sin dall’inizio, l’Istituto ha concepito la cultura nel suo senso più ampio, vivificata ci da profonde implicazioni civili e sociali esso infatti, nel corso della sua attivit , ha assunto sempre di più, accanto a quella primaria (letteraria e culturale), una funzione civile, di luogo di dibattito e di aggregazione di quella che oggi viene chiamata la societ civile; di laboratorio politico, nel senso etimologico del termine (idest come “scienza del cittadino”), ma sempre super partes (anzi contra partes). In effetti, l’Istituto opera, diversamente da altre pur prestigiose strutture cittadine, non dall’alto, ma in diretto contatto con la citt , con la gente, cercando di dare una risposta, dal punto di vista culturale, alle loro esigenze e al loro bisogno di punti di riferimento civili e sociali. A tale scopo, esso si pone da un punto di vista di reciproca e proficua collaborazione con le altre associazioni ed enti culturali e sociali. L’Istituto, improntato ai criteri di un’autentica ed incondizionata democrazia e vicino, sul piano ideologico, alla Scuola filosofica di Francoforte (Adorno, Marcuse, Lwenthal, Fromm, Horkheimer), è caratterizzato dalla più grande ed indiscriminata apertura, al di l e al di fuori di ogni barriera ideologica, tranne due quelle dell’onest intellettuale e morale e della buona volont ».
Fra le finalit dell’Istituto, la volont di consentire agli autori di raggiungere un più vasto pubblico…
«Gli autori che pubblicano nelle nostre edizioni possono utilizzare, oltre che i numerosi spazi di comunicazione e di diffusione, anche sul web, in cui sono presenti le nostre attivit , soprattutto la nostra rivista "Nuove Lettere" l’unica che viene ancora stampata dal 1990 fuori dei canali universitari, che esiste anche in formato elettronico. Consideriamo "Nuove Lettere" il veicolo più significativo, perch viene distribuita oltre che ad un notevole numero di soci dell’Istituto, ad un numero veramente esteso di critici, docenti, giornalisti e “addetti ai lavori”. Ma molteplici sono i canali nei quali opera l’Istituto e di cui i suoi autori possono giovarsi esso, infatti, pubblica la rivista internazionale di poesia e letteratura “Nuove Lettere”, la sua versione telematica “Nuove Lettere Elettroniche” (NLE) e, nell’ambito delle ICI Edizioni, cinque collane editoriali (di poesia, di narrativa e di saggistica); organizza il Premio Internazionale di Poesia e Letteratura “Nuove Lettere” ed un Corso di Scrittura Creativa, in sede (CSC) ed A Distanza (LESC). Comprende tre settori il CISAT (Centro Italiano Studi Arte-Terapia), che svolge attivit di psicoterapia, di ricerca e di Formazione nel campo dell’Arte-Terapia e della psicologia in genere, anche a distanza (FAD), ed organizza annualmente un convegno interdisciplinare; il Libero Istituto Universitario Per Stranieri “Francesco De Sanctis” (LIUPS), con Corsi anche a distanza (LIUPS-AD); e la Scuola di Politica “Guido Dorso”, che pubblica la rivista telematica “Politik”. L’Istituto, talvolta in collaborazione con altri 6 « o è è á « s pt L libri n e d d d d pG 7 e E è H l è NO » OJ e
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Fra gli autori “scoperti” dall’Istituto c’è chi è diventato noto?
«La notoriet nel sistema commerciale dei mass media dipende da molti fattori che il più delle volte non sono neanche strettamente collegati alla qualit . Ci “quantit ” non significa necessariamente “qualit “; anzi, riportando quanto detto dal filosofo Walter Benjamin in L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilit tecnica, la quantit sacrifica la qualit . Alcuni nostri autori hanno avuto un discreto successo di pubblico accompagnato da apprezzamento e stima e tutti i nostri autori sono comunque soddisfatti del lavoro che facciamo e dei risultati che raggiungono, che testimoniano proponendosi una seconda ed anche una terza volta al comitato editoriale. La poesia vincitrice della I sezione verr pubblicata in “Nuove Lettere” e l’autore potr proporre per la pubblicazione una sua raccolta di versi nella collana di poesia dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli. Tutte le opere inedite vincitrici potranno essere pubblicate nelle Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (ICI Edizioni)».
Come avviene la valutazione dei lavori?
«Le valutazioni sono espresse direttamente del Comitato editoriale e i criteri sono assolutamente fedeli al prestigio di cui godono. Non seguiamo nessun criterio commerciale».
La lettura è poco diffusa tra i giovani. Cosa fare per incrementarla?
«I giovani leggono poco, se le proposte in commercio non sono interessanti, ma molti giovani scrivono. Anche a questa sua ultima domanda, mi sento di rispondere che i mass media potrebbero dedicare più spazio alla letteratura di qualit , piuttosto che essere al servizio del mercato».
Il titolo del convegno dello scorso anno è davvero significativo e lo riportiamo integralmente
L’ uomo-massa’ e la morte dell»»a bellezza’ la coscienza dell’Occidente alle soglie del Nulla
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http//www.istitalianodicultura.org
via B. Cavallino, 89 (“la Cittadella”); 80131 Napoli
ici@istitalianodicultura.org
Nella foto sopra, Roberto Pasanisi, direttore dell’l’Istituto italiano di cultura. In basso, il logo dell’Ici