La dura vita nei vicoli della Napoli del dopoguerra raccontata da un ventenne innamorato e abituato a vivere alla giornata. Gennaro il protagonista dell’ultimo romanzo di Marco Liber “Il ragno sotto il soffitto” (Kairòs Edizioni, pagg.128). Questa storia, la vita tormentata di Gennaro presentato nella sede napoletana della Fondazione Humanite.
Con quest’ultimo lavoro Marco Liber racconta come un semplice incontro con persone sbagliate possa cambiare la nostra vita. quello che succede a Gennaro, protagonista se “Il ragno sotto il soffitto”che non accontentandosi della sua vita tranquilla e del rapporto di coppia con la sua Nannina cerca nuove avventure, tra cui l’incontro con una donna che lo condurr sulla via del crimine. Ma il riscatto è dietro l’angolo.
Durante la presentazione sono state illustarte le innumerevoli attivit che oramai l’associazione Humaniter svolge con profonda dedizione affinch la cultura si diffonda e arrivi al grande pubblico.
“Riconosciuta come ente giuridico sin dal gennaio del 1997, data di nascita della sede di Napoli, la Fondazione in questi anni è stata la risposta ai nuovi bisogni di consapevolezza, di impegno sociale e di sostegno civile della societ partenopea commenta la responsabile della sede napoletana Marina Melogli -. “Questo grazie ai suoi innumerevoli eventi ha coperto svariati argomenti dalla letteratura, all’arte, al fai da te, alle ginnastiche di tutti i tipi, al ballo, alla filosofia. La missione, la forza di Humaniter aggiunge la Melogli – sta nel suo essere una sorta di servizio sociale, un’oasi aggregante per tante persone che, soprattutto nelle grandi citt , si sentono isolate e talvolta dimenticate. Qui, passando da una lezione all’altra, partecipando a numerose iniziative sociali e culturali, gli iscritti Humaniter ritrovano il gusto per la vita, la voglia di emozionarsi, il desiderio di affiatarsi e di partecipare a quanto la Fondazione propone in campo sociale”.
Da subito la Fondazione Humaniter di Napoli ha operato in stretta concordanza e convergenza di idee e di prassi con l’Humaniter di Milano. E’ diventata un centro pulsante in cui si incontrano e crescono insieme oltre cento docenti e mille corsisti. Da qui partono numerose iniziative ed attivit , che vanno dall’assistenza sociale alla ricerca sociologica, al recupero ed al rilancio dell’arte, del teatro e della creativit napoletana. E poi il servizio di consulenza gratuito Jurisconsum e il Programma Monitore, per contrastare la dispersione scolastica. L’Humaniter di Napoli è ben inserita nella vita culturale della citt con molte iniziative che vengono illustrate nel suo giornalino,"Humaniter notizie".
Grazie al suo fondatore"Massimo Della Campa" di cui porta il nome, la sede napoletana dell’Humaniter lavora in stretta sinergia con l’Istituto di Studi e Iniziative Sociali, continuando a mettere in campo molte iniziative sul territorio.
“Si tratta di una serie di iniziative di volontariato attivo, che in questi anni hanno visto appassionarsi a cuore aperto decine di persone, pronte a mettersi a disposizione degli altri nel campo della lotta all’esclusione scolastica aggiunge la responsabile della sede napoletana Melogli – (PROGRAMMA MONITORE), del teatro impegnato nella diffusione di una cultura dei diritti umani, dell’assistenza del cittadino (JURISCONSUM), nel suo rapporto spesso conflittuale con le istituzioni”. Ulteriori progetti a sfondo etico-sociale, sono le gare di solidariet che periodicamente danno luogo ad aste di beneficenza e feste gastronomiche per raccogliere fondi a favore di associazioni non profit fa le altre, “a Napoli si aiuta “Il Chicco” (casa famiglia per l’infanzia abbandonata, a Napoli) e l’Associazione Eduardo Vitali (ospitalit ai familiari di malati terminali), a Milano, nel corso di “Fiori secchi e fiori di carta”, si realizzano per l’UNICEF le simpatiche “Pigotte”, bambole in pezza, la cui vendita serve alla raccolto di fondi per le vaccinazioni per i bambini del terzo mondo” conclude Marina Melogli.
In foto, il simbolo dell’associazione