Siamo nel 2007, alla presenza del Sindaco di Napoli, on. Rosa Iervolino, nella sala della Giunta del Comune di Napoli un gruppo di imprenditori guidati dall’ing. Norberto Salza, che in quel periodo dirige il centro di ricerche aerospaziali Mars (ora Telespazio), fondato dal compianto scienziato, napoletano, il prof. Luigi Napolitano, presenta l’Associazione Polo High-Tech di Napoli-est. Un raggruppamento che associa circa 40 imprese, la maggior parte delle quali opera nell’area orientale di Napoli (la storica zona industriale della citt ) e la cui caratteristica è quella di implementare nei rispettivi processi produttivi, l’alta tecnologia. Da questa Associazione nascer di l a poco il Consorzio ALI (Aerospace Laboratori or Innovative Tecnologia), che tiene insieme aziende dell’aerospazioengineering, ricerca, alta formazione professionale, il cui obiettivo è quello di implementare progetti e tecnologie all’avanguardia nel settore di riferimento, con una forte vocazione alla collaborazione con analoghi consorzi campani, per far crescere complessivamente nella Regione il settore aerospaziale e posizionarla tra le prime in Italia per qualit di progetti e per alta tecnologia.
Siamo negli anni in cui, approvata la nuova pianificazione urbanistica, ci si aspetta di mettere mano al riordino urbano della citt ed in particolare della vecchia area industriale napoletana, dopo che ad occidente (Bagnoli e quartieri limitrofi) era gi stato definito il dopo-Italsider.
Gli imprenditori comprendono che ora è venuto il momento di unire i loro sforzi e di rendere evidente che a Napoli è possibile sviluppare programmi e progetti innovativi, e che è possibile schierare l’impresa privata al fianco della mano pubblica per la riqualificazione del territorio e per la sua modernizzazione. Il Polo High-Tech, attraverso il proprio consorzio presenta il progetto “La fabbrica dell’innovazione”: un centro all’avanguardia in cui laboratori di ricerca, formazione professionale, produzione, rapporti con i centri universitari ed i centri di ricerca, trovano la possibilit di interagire, di sperimentare nuove tecnologie, di implementare nuovi ed innovativi prodotti nel settore aerospaziale ed insieme dare un concreto esempio di virtuoso rapporto pubblico-privato teso a innovare e a riprogettare la riqualificazione del territorio, assicurandone sviluppo e sicurezza.
Quel progetto, per la verit non ancora partito, ma su cui sono attestati i finanziamenti del parco progetti della Regione, è in attesa che il Comune indichi con precisione l’area di riferimento, tra zona est e zona nord.
Il Polo high-tech ha anche lavorato in questi anni per costruire un’intesa tra tutti i consorzi del comparto: il settore di riferimento in Campania non è la cenerentola n della filiera produttiva campana, n di quella nazionale: prestigiose aziende, protagoniste di un intenso sviluppo nei settori innovativi dell’High-Tech, sono presenti sulla scenario mondiale (Alenia, Fiat, Ansaldo, Selex, ecc.) ed oltre 100 PMI appartengono al nascente distretto dell’aerospazio. E l’intesa raggiunta con Piemonte e Puglia per la nascita del distretto aerospaziale interregionale, ed il nascente distretto campano sono la testimonianza che la Campania può avere un ruolo importante nello scacchiere nazionale. Nel settore spaziale, i progetti più significativi a cui partecipano aziende campane sono, a titolo di esempio, quelli applicativi: Telemedicina satellitare (Telesal), il monitoraggio degli incendi (SIGRI), la navigazione satellitare al servizio dei disabili (NADIA); e quelli operativi, come le attivit di controllo e gestione di esperimenti scientifici sulla Stazione Spaziale Internazionale da parte del MARS, ora Telespazio e quelli relativi a piattaforme tecnologiche, quali i microsatelliti realizzati da CGS a Benevento, la missione MIOSAT, i paod ottici per le missioni russe ed europee realizzati da Tecnosystem, la capsula di rientro DEMETRA- che sar sviluppata dal consorzio ALI Scarl, le missioni USV del CIRA, il rover lunare CIRANO del consorzio IDEA, i paoad SAR del consorzio CORISTA.
Napoli è ricca, oltre che del tessuto industriale, descritto in rapida sintesi, anche di settori della ricerca all’avanguardia, di cui fanno parte il CIRA (Centro Italiano per la ricerca Aerospaziale), il CARN (Campania Aerospace Research.) e prestigiose universit come la Federico II che ha ospitato nella sua facolt di ingegneria l’indimenticabile comandante
Nobile padre della più rischiosa ed avventurosa odissea per l’esplorazione del Polo Nord.
In questi giorni, tra l’altro, Napoli ha ricevuto, grazie all’attivo impegno dell’Associazione Polo High-Tech, il Direttore Generale della più importante organizzazione mondiale di Astronautica lo IAF (International Astronautical Federation),
il dott. Philippe Willekens e il Presidente Nazionale dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), per verificare con i vertici locali delle Istituzioni (Regione, Provincia, Comune) la possibilit che la citt possa ospitare a Napoli, nel 2012 lo IAC (Internazional Astr 6 « o è è á « s pt L libri n e d d d d pG 7 e : E è H l è NO onautical Congress) e l’Expo dello spazio. Un evento che impegner per una settimana il gotha mondiale del settore (3/4000 presenze), e quindi una straordinaria occasione per la citt ed il suo sviluppo. A questo evento il Polo High-Tech ha cominciato ad avvicinare Napoli, prima con l’esposizione della capsula sovietica Soyuz nel cortile d’onore di palazzo reale, poi con il convegno mondiale sulla navigazione presso l’Universit Partenope al Centro Direzionale. E qualora Napoli, in competizione con Lisbona, si aggiudichi la candidatura, altre importanti iniziative nel settore high-tech/spazio saranno programmate per favorire l’interesse dei cittadini per un settore che può dare alla citt grandi soddisfazioni, in termini di ricerca, sviluppo, occupazione.
Nella foto in alto, il logo del Polo High- tech. In basso, la Fabbrica dell’innovazione
*presidente del Polo High.tech Napoli Est