Anche la letteratura si fa catturare dalla dolcezza. Gioved 28 maggio (ore 15.30, Dipartimento di Studi Umanistici Universit di Napoli Federico II, aula F) Claudia Schindler parler de poema del napoletano Tommaso Strozzi dedicato al cioccolato (Nobili gusti, versi virgiliani, identit napoletana. Il De chocolatis opificio di Tommaso Strozzi, questo il titolo dell’intervento). E’ il secondo incontro di un ciclo seminariale (Il canto della Sirena. Seminari napoletani di letteratura umanistica e rinascimentale), curato dai docenti dell’Universit Federico II Giuseppe Germano, Antonietta Iacono e Pasquale Sabbatino insieme a giovani studiosi (Vincenzo Caputo, Gianluca del Noce, Vera Tufano).
«Nel XVII secolo a Napoli sottolinea la studiosa si forma, in seno ai circoli gesuitici, una microcultura letteraria che fa emergere nella vasta poesia didascalica neo-latina temi come la navigazione, la guerra, le sorgenti termali dell’isola d’Ischia, i generi voluttuari, le piante medicinali e curative. Gli autori di questa poesia didascalica (Nicolò Partenio Giannettasio, Tommaso Strozzi, Francesco Eulalio Savastano, Camillo Eucherio de Quinzi) con le loro opere contribuiscono a dibattiti scientifici attuali nella cultura erudita del tempo; i loro destinatari sono nobili europei che mediante questa poesia devono assorbire la mentalit e le idee gesuitiche». Ci troviamo di fronte a componimenti che hanno sempre un legame marcato e ben consapevole con Napoli e le sue tradizioni letterarie locali, e in realt non solo con l’antichit classica (Virgilio), ma anche con le tradizioni neo-latine (Pontano, Rapin). Il seminario analizzer , in riferimento al poema didascalico De cocolatis opificio di Tommaso Strozzi (Napoli 1689), in che misura e in che forma quest’opera sia debitrice nei confronti della tradizione della poesia didascalica antica e di quella neo-latina (in particolare il De Hortis Hesperidum di G. Pontano).
Sotto il segno della sirena sul cui sepolcro sarebbe sorta la citt di Napoli, rappresentò, infatti, uno dei principali fattori identitari per i protagonisti dell’Umanesimo e del Rinascimento napoletano, il ciclo di incontri vuole mettere in luce e valorizzare caratteri, aspetti e contenuti della cultura umanistico-rinascimentale di ambito partenopeo e, più in generale, meridionale.
In foto, la locandina dell’incontro