Dalla Campania alla conquista del mercato internazionale. Il borgo di Cautano, nel beneventano, lancia la sua sfida, partendo dalla tradizione contadina con il brand Taburno experience, per valorizzare il tradizionale rito della patata interrata (foto) e dare vita a un incubatore “food valley”.
Da venerdì 7 a domenica 9 settembre turisti, delegazioni straniere e esperti si riuniranno nel piccolo paese sannita per la festa della patata di montagna con l’obiettivo di definire anche un vero e proprio disciplinare di produzione. Una tecnica di conservazione, eredità di esperienze e culture contadine, che originariamente si celebrava come ringraziamento per i raccolti, per poi tramandarsi attraverso fiere, mercati e sagre.
Dopo essere state raccolte con la prima luna calante di settembre, le patate si ripongono sotto strati di foglie di felce e terreno a copertura della fossa, lungo i cigli che consentono lo scorrimento dell’acqua nel sottosuolo. Riescono così a superare le rigide temperature invernali, maturando sotto terra e arricchendosi di sali minerali e particolari proprietà nutritive, come risulta dalla ricerca (già tema di due tesi di laurea) condotta dal dipartimento di Scienza dell’alimentazione dell’azienda ospedaliera Rummo di Benevento, con la guida di Francesco Coppola.
Tra i numerosi appuntamenti in programma, convegno e workshop culinario a cura di Giuseppe Daddio (direttore e maestro chef scuola “Dolce&Salato” di Maddaloni) e in collaborazione con Sabatino Cillo (“Cillo Grill & Barbecue House” di Airola, stilista delle carni ed ambasciatore dei prodotti tipici del Taburno), che interpreteranno in chiave moderna le ricette con la patata interrata (venerdì 7 settembre), laboratorio sensoriale (sabato 8), tour tra le eccellenze storiche, artistiche, gastronomiche e paesaggistiche di Cautano e mercato della terra (domenica 9), con musica, stand e degustazioni ogni giorno.
Per il tour è previsto un servizio navetta (partenza alle 8 dal parcheggio Brin di Napoli e alle 8.30 dalla stazione ferroviaria di Caserta).