Sembra sempre che sia sul punto di morire, poi rialza la testa, grazie alla creativit dei suoi figli. Che, però, spesso rinnega. Molti ne adotta provengono da tutto il mondo e anche da questo disperato Sud d’Italia che a tratti la odia per voler ancora essere capitale di un regno archiviato da tempo.
Eccola Napoli che mostra un altro talento formatosi all’ombra del suo Vesuvio. Si chiama Tommaso Pirretti, è nato in Lucania (a Ferrandina) ma Partenope lo nutre di arte e cultura da vent’anni, lo ha visto laurearsi in conservazione dei beni culturali e sviluppare, poi, il suo istinto naturale per le arti plastiche e pittoriche.
Il risultato di questa ricerca lunga e profonda, con lo sguardo in bilico tra mondo interiore ed esterno, è la prima personale, allestita da domani sera fino al 4 ottobre a Salerno, tra la chiesa sconsacrata di sant’Apollonia, animata da StudioApollonia, movimento culturale e di impegno civile, ideato Giuseppe Natella (art director-mecenate) e il Museo dello Sbarco e della Memoria di Salerno, diretto da Nicola Oddati e curato da Eduardo Scotti.
“19000091. Le vite degli altri” è il progetto proposto dal giovane artista, nella mostra a cura di Clorinda Irace e Erminia Pellecchia. Nato dalla paura che le idee negative, sviluppate da strategie distruttive, possano sopravvivere alle menti di chi le ha costruite.
Allo sguardo, il Novecento si impone come passato intriso del sangue di due guerre mondiali, lacerato da violenza diffusa, tormentato da spietata discriminazione verso le minoranze (omosessuali, ebrei, zingari, dissidenti, senzatetto, immigrati) imbevuto di propagande ideologiche devastanti, come quella sull’Aids, contrabbandata come “la giusta punizione per i peccatori”. Un secolo che, ormai concluso da oltre un decennio, può essere giudicato, ma serve a far riflettere su un inquietante presente. Lasciando nelle sue opere «tracce di una memoria febbrile e vigile, elaborate in un caleidoscopio di sensazioni che danno vita ad una narrazione che avviene attraverso il medium a lui più congeniale l’arte», come
sottolinea Clorinda Irace (presidente dell’associazione TempoLibero) nel testo del catalogo concepito come un quaderno delle elementari, taccuino della memoria.
Nelle sei opere esposte a Sant’Apollonia e nelle due al Museo dello Sbarco, in scena i “teatri dell’orrore”, secondo la definizione di Erminia Pellecchia (giornalista e critico d’arte) «Otto opere- spiega- che raccontano un delirio collettivo perennemente in agguato. L’artista non vuole provocare una semplice, fugace indignazione, bens coinvolgerci in una riflessione sulla “distruzione della ragione”». Un processo ancora in atto, capace di generare la spirale di odio collettivo che continua a sconvolgere il mondo.
Tommaso Pirretti
“19000091/Le vite degli altri”
a cura di
Clorinda Irace
Erminia Pellecchia
Salerno
Chiesa di Sant’Apollonia
via San Benedetto
Museo dello sbarco e di Salerno capitale
Via Generale Mark Wayne Clark, 5
dal 20 settembre al 4 ottobre 2014
Ianugurazione sabato 20 settembre 2014 – ore 19.00
Chiesa di Sant’Apollonia
Per saperne di più
www.tommasopirretti.com
In foto, l’ivito alla mostra e l’opera "Camicia di forza"