Viaggio e viaggiatore si confondono. La realtà è uno specchio profondo in cui tuffarsi per ripescare i suoni dell’anima. Tra i lampi di un quotidiano che sorprende di continuo, simile a sé stesso, ma mai uguale, pronto a rigenerarsi in innumerevoli sfumature che ne garantiscono una luce, di volta in volta, differente. È la nuova alba creata da 50 studentesse e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, guidate/i da Fabio Donato, poeta dell’immagine. Sullo sfondo la Montagna, come la chiamano i napoletani, il Vesuvio che intimidisce, affascina, meraviglia.
Due anni (quasi) di lavoro e migliaia di scatti: 200 sono raccolti in un labirinto espositivo allestito fino al 30 giugno al Museo archeologico virtuale di Ercolano (Mav) per consentire al pubblico di perdersi tra le emozioni. Altri 400 di questa raffica  fotografica verranno custoditi nell’Archivio dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio.


L’idea della mostra è la scintilla creativa provocata da un disastro: quelle fiamme dolose che nell’estate 2017 hanno rubato l’ossigeno delle pianete nella zona del Vulcano ma anche ferito lo sguardo di chi ne vedeva le immagini divulgate in tv, online e sulle colonne dei quotidiani.
Gli occhi delle giovani generazioni si sono affacciati in quel panorama artistico, umano e ambientale per  coglierne altri bagliori e restituire la speranza di un cambiamento che possa cancellare definitivamente speculazioni e indifferenza.
Nel cono dell’esposizione si susseguono scorci e sequenze di una vita che non si lascia piegare: le sculture del  museo a cielo aperto, intitolato “Creator Vesevo” dal direttore artistico  Jean-Noël Schifano; grappoli di uva e pomodorini; fregi di arte e tempo su case antiche; le ombre dei fotografi stessi in cerca di bellezza e sentimenti; gli scavi di Ercolano e Pompei rivisitati in insolite prospettive; il mercato delle “pezze” di Resina, regno del vintage,  materializzato dalla figura di un commerciante avvolto un una pelliccia, con l’aria di un sovrano per nulla disposto a cedere il proprio scettro; la fuga visiva di Oplonti; la festa del pane mescolata a simboli religiosi, la reggia di Portici, il mare; alberi spezzati, la gente, tracce di teatro e speranza.
Su tutto domina, lui, il Vesuvio. Sorride maestoso, virtuosamente suggerisce che la memoria è solo un punto di partenza. Il resto è ancora tutto da inventare. E gli spunti sono infiniti.
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In alto, il Vesuvio fotografato da Fabio Donato. Al centro alcuni scatti di allieve/i

Vesuvio| ilmondodisuk.com
Qui sopra, l’allestimento della mostra

 

 

IL PROGETTO

  “VESUVIO: UNA NUOVA ALBA” è il progetto espositivo promosso e finanziato dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli.  Iniziativa a cura di Fabio Donato da un’idea di Maurizio Conte, consigliere dell’Ente Parco, e del curatore stesso,  realizzata dalla scuola di fotografia dell’Accademia: l’evento rientra nell’ambito del complesso di azioni messe in campo dall’Ente Parco Nazionale a seguito del terribile incendio del 2017. Accanto alle indispensabili azioni di ripristino e recupero sul “suolo”, l’Ente Parco l’ha voluto per restituire attraverso la fotografia il senso della volontà di rinascita di un contesto straordinario, patrimonio del mondo.
Studentesse e studenti che hanno partecipato al percorso: Martina Amato, Anferova Kleopatra, Stefania Anicito, Fabrizio Bartolini, Carlo Belardo, Giorgia Bisanti, Cristina Bucciaglia, Selene Casparrini, Ivan Ceheuecos, Erica Cesaro, Maria Cimmino, Alessandra Coppola, Nadia Cortellessa, Emma Crimi, Immacolata Di Lillo, Pierferdinando Di Nuzzo, Luca Esposito, Francesco Ferone, Violetta Eleonora Gasparri, Paula Gonzales, Eva Herrero, Linda Iacuzio, Geremia Iodice, Roberta Lanza, Gaia La Rocca, Lucia Lippiello, Marco Mancini, Assunta Mansueto, Alessandra Mascarucci, Vincenza Mele, Carlo Mottola, Matteo Napodano, Rosa Notaro, Pamela Orrico, Silvia Pagliaro, Annacarmela Palomba, Sara Petrachi, Carla Petrone, Maria Cristina Puzio, Emanuela Rescigno, Silvia Russo, Claudia Scuro, Dario Terraglia, Alessia Valle, HuiWang, Nicolina Zeoli.

 

 

“Vesuvio: la nuova alba”
Mav-Museo Archeologico Virtuale
via IV Novembre 44 – Ercolano
Fino 30 giugno
dal lunedì alla domenica ore 10 – 18,30
Per saperne di più
https://www.museomav.it/

 

 

 

 

 

 

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