Fabio Donato è un romantico rivoluzionario. Ma la sua è una rivolta pacifica che genera “pensiero differente” attraverso immagini, già dalla fine degli anni sessanta. Maestro della fotografia (ha formato generazioni di talenti all’Accademia di Belle Arti di Napoli), che nei suoi anni giovanili ha preferito tornarsene a Napoli dal Nord, dopo aver maturato l’idea di quanto sia meglio la libertà alla produzione pilotata di scatti, ci offre adesso una nuova sorpresa espositiva, nata da un forte sodalizio professionale con Peppe Morra e il Museo Nitsch.
Sarà proprio la biblioteca della ex centrale elettrica, divenuto, grazie a Morra, luogo di documentazione dell’opera di Hermann Nitsch, papà dell’azionismo viennese, a ospitare la personale “Altri enigmi…omaggio a Man Ray. Opere di Fabio Donato 2010 – 2017″. Vernissage, giovedì 8 giugno, alle 19.
Dalle celebri foto che riprendevano non volti ma piedi di indiani, immortalati durante un viaggio avventuroso con amici, in pieno clima d’immaginazione al potere, a oggi. Il suo lavoro respira tra sospensione temporale del quotidiano e fotogrammi esistenziali.
E proprio al tempo ipnotico rappresentato dal metronomo dell’artista statunitense Man Ray è ispirata questa nuova personale. L’oggetto di uso comune, simbolo per eccellenza del tempo che scorre inesorabile, fu trasformato in opera d’arte da Man Ray con un assembaggio: l’istantanea di un occhio che si apre e si chiude a seconda del punto di vista di chi guarda.
Con quella stessa disinvoltura artistica si propongono gli enigmi di Fabio spogliati della loro funzionalità originaria, simbolo dell’unica certezza della vita, l’assurdo. Ci viene incontro un codice misterioso interpretato dalla bellezza, attraverso un autore che non smette di stupire. Confermandosi viandante della poesia catturata dallo sguardo.
La mostra,visitabile fino al 30 luglio, è accompagnata dal catalogo dal titolo omonimo Altri enigmi…omaggio a Man Ray, edito da artstudiopaparo, con testi di Diana Gianquitto, Olga Scotto di Vettimo, Maria Savarese e Loredana Troise.
Fondazione Morra
Vico Lungo Pontecorvo 29D-80135 Napoli
www.fondazionemorra.org
In foto , uno degli scatti in mostra