Ritratti del mito. Declinato in inglese, Mytho’s portraits. E’ il titolo della mostra che Antonio Ciraci inaugura sabato 18 gennaio, alle 16:30, al Palazzo delle Arti di Napoli in Via dei Mille, 60. L’esposizione, promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Napoli, è curata da Gilda Luongo (fino all’8 febbraio, tutti i giorni -domeniche escluse- dalle 10,30 alle 19).
Spiega l’autore:«La produzione pittorica esposta è frutto di ricerche antropologiche e pittoriche degli ultimi quattro anni,  realizzate in una trasfigurazione di soggetti e eventi mitologici interpretati come trasposizione  dell’idea stessa del Mito, dei racconti e dei simboli che gli sono legati».
La serie itinerante  parte nel 2017 dal Palazzo Borghese di Monte Porzio Catone e passando per  Palazzo Fruscione arriva anche alla Galleria Arca di Noesis di Roma. Dopo l’evento al Pan che si concluderà l’8 febbraio,  atterrerà  concluderà in Canda,  a Toronto.
Laureato in sociologia alla fine degli anni ’70, allievo di Domenico Spinosa all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel decennio successivo, ha esposto in Italia e all’estero e le sue opere figurano in collezioni private e pubbliche. Il suo viaggio pittorico è documentato dal catalogo omonimo (Mytho’s portraits) nella collana Mosaico, curato da Michelangelo Giovinale.
Il mito, scriveva l’autore tedesco Thomas Mann, è il fondamento della vita, lo schema senza tempo, la formula secondo cui la vita si esprime quando fugge al di fuori dell’inconscio. E Ciraci decodifica la realtà utilizzando la forza simbolica dei personaggi mitici. Leggende dal valore eterno.
In foto, il sogno di Icaro
 

 

 

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