Li chiamavano di 4 cavalieri dell’Apocalisse. Barisani, Colucci, (Guido) Tatafiore, Venditti. All’Accademia di belle arti di Napoli dove insegnavano, gli studenti cos andavano incontro ai loro maestri, assorbendo la loro rivoluzione artistica nel secondo dopoguerra. Erano i cavalieri dell’avanguardia napoletana che insegnavano loro a smantellare quella mentalit troppo ripiegata sull’Ottocento figurativo napoletano, dopo averla ben conosciuta, pronti a decostruirla, percorrendo nuove strade tra pittura, scultura, installazioni e scenografia.
E proprio alla scuola di scenografia diretta da Tony Stefanucci si è formata come costumista Carla Colarusso, ideatrice della mostra “VestiTele d’autore” (in collaborazione con la Fondazione Mondragone) proposta a Palazzo delle arti Napoli (nell’atrio, in via dei Mille 60) fino al 5 agosto che affianca 35 abiti dipinti da lei all’esposizione di 20 tele (riprodotte) firmate tra gli altri, da (Gianni) Pisani e Spinosa, compiendo una meritevole operazione di recupero della memoria.
Ispirata alla collezione permanente di Castel Sant’Elmo sul Novecento, è una panoramica delle correnti che si sviluppano in quel periodo, dall’informale, al nucleare e all’astrattismo, passando anche per il movimento femminista artistico rappresentato dal manifesto della mostra/performance realizzata alla galleria di Lucio Amelio (in piazza dei Martiri) nel 1977 dalla scultrice Rosa Panaro e dalla pittrice Mathelda Balatresi, affiancate da due intellettuali, Antonietta Casiello e Mimma Sardella che innescava il polemico dibattito sui pregiudizi nei confronti dell’universo femminile.
L’iniziativa colpisce lo sguardo, ma anche il cuore mettendo in rilievo ancora una volta come Napoli sia tanto ricca di talenti da dimenticarli per una imperdonabile mancanza di strategia culturale che proponga un ragionato archivio digitale delle sue naturali risorse umane. Proprio al Pan dove (molto timidamente) si era avviata qualche anno fa l’operazione di ricognizione per offrire materiale di ricerca agli studenti, ma anche informazioni a visitatori e turisti.
Nelle foto, scorci della mostra