Nemesis oltre in Poesia è la mostra delle Nemesiache allestita al Pan, Palazzo delle Arti di Napoli in via dei Mille n.60, da Niobe, Teresa Mangiacapra. La mostra è un suggestivo album storico di alcune attivit  da Lina Mangiacapre, poeta pittrice scrittrice regista, fondatrice del gruppo culturale Nemesiache.
All’interno della mostra, raffinata poetica fantasiosa nell’allestimento come è lo stile e l’indole di ogni donna artista, si sono svolte, nei giorni 19-20-21 maggio, performance e la proiezione di un video messaggio da Londra di Giulia Damiani
“Nemesis oltre/Nemesis Beyond una ricerca che non ha fine” e la proiezione del film “Lina Mangiacapre, artista del femminismo” di Nadia Pizzuti.

Giulia è stata ideatrice e protagonista, lo scorso anno alla galleria Fiorillo Arte di Napoli, della performance “Snow White”, con Helena Rice, Stephanie Bickford-Smith, Callum Hill. Protagoniste di una colta azione teatrale che ha emozionato per la raffinata eleganza mimica e le tonalit  armoniche delle voci simili a canti di Leucosia, Ligea, Partenope, mitiche Sirene inglesi sul Tamigi.
Giulia, fiorentina vive a Londra, scrittrice e saggista di alcuni libri, vincitrice di premi prestigiosi. In mostra abiti e oggetti di performance con Lina al Gran Caffè Caflisch e Gambrinus e nella discoteca Kgb di Napoli con foto di Maria F. Ambrosino; abiti con tessuti e carte di Consuelo Campone e Silvana Campese; foto di Luciano Guarino della performance di poesia alla Gaiola, piccola romantica insenatura a Marechiaro; “Ritratti e Pensieri per Nemesi” di Francesca De Caro fotografa; performance di poesie “Essere LeAli”intorno all’albero idea di Niobe.

L’evento al Pan ha voluto ricordare le molteplici attivit  ideate da Lina e Teresa con le Nemesiache a Napoli dagli anni 70.
Attivit  culturali per promuovere l’emancipazione femminile, l’impegno delle donne in politica, nelle diverse forme d’arte, per la parit  dei sessi esaltando, però, la loro diversit  per natura.
La loro fervida immaginazione provocatoria, premiata in eventi internazionali, intrecciata con diversi linguaggi teatrali, convegni, scritti, mostre di arti visive in cui si evidenziano la emotiva forza ribelle della donna rivoluzionaria che si ribella e tenta con la cultura di liberarsi dalle catene che la imprigionano in una realt  lontana dalla gestione della cosa pubblica e da attivit  dirigenziali.
Anche questo evento vuole stimolare le nuove generazioni di entrambi i sessi a un rispetto da parte dell’uomo privo di violenza e di abominevole possesso per la donna un maggiore rispetto per se stessa nel non farsi considerare oggetto di solo sesso o immagine accattivante di sensuali piaceri in ogni tipo di pubblicit .
La lotta è ancora lunga e difficile. I diritti vitali per la donna previsti nel 1909 dal Futurismo voto, libero aborto, divorzio, sono diventati legge dopo tanti decenni per falso bigottismo, cecit  culturale, tracotante ideologia fascista dei politici.

Nelle foto, alcuni momenti della mostra al Pan

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