Caravaggio diventa una sedia. Per Edgar Honetschläger, artista cosmopolita austriaco (è nato a Linz nel 1967) che è approdato nella chiesa del Pio Monte della Misericordia, nel cuore antico di Napoli dove espone il ritratto caravaggesco.
La mostra, accessibile al pubblico fino al 13 novembre 2024, è un nuovo tuffo nel contemporaneo che l’ente benefico propone a turisti e napoletani all’ombra dei capolavori del passato di cui è custode la chiesa. Dove in particolare luccicano le sette opere di Misericordia del genio ribelle.
E al capolavoro caravaggesco è dedicata questa esposizione che invita 7 autori internazionali a donare un lavoro: dopo la mostra, curata da Mario Codognato, le opere andranno ad arricchire l’importante collezione contemporanea della Quadreria di via Tribunali 253.
Una sedia, dicevamo, ma una sedia particolare, quella di Edgar Honetschläger: rovesciata, spande l’aura del pittore, ovvero l’ombra proiettata dalla sua personalità forte intrisa di rabbia e sofferenza.
Scrive l’artista sul suo sito: «Dal 1989 ritraggo persone come sedie – tutte con la stessa tecnica e con la stessa intenzione. Le immagini sono realizzate con una spatola – colore a olio rosso su tela grezza, di dimensioni 180×140 o 180×120 cm. Ognuno dei ritratti cattura qualcuno che influenza in modo determinante la mia vita e la mia pratica artistica. Alcuni di loro sono contemporanei, conosciuti o sconosciuti, altri sono persone che amo, a cui tengo, che adoro, alcuni di loro sono morti secoli fa – mi parlano attraverso la loro letteratura, la loro arte, il loro spirito – mi ispirano».
Non ha scelto questo oggetto per caso: è quello con cui ciascuno/a di noi ha un rapporto intimo, stretto, quotidiano, adeguato alla propria fisicità.
Una croce, invece, ispira la donazione di Andrew Huston Crossroads Malevich: omaggio/confronto con il celebre dipinto dell’ ucraino Kazimir Malevich, chiaro rimando alla distruzione seminata dalla guerra.
Mentre l’opera di Mariko Mori, Primal energy, è un simbolo di gratitudine verso gli ecosistemi e le risorse naturali presenti in tutto il mondo.
Beatrice Caracciolo (con Caravaggio II) si fa guidare dalla pittura di altri tempi, Carsten Nicolaj gioca con i riflessi dell’anima tra architettura e tecnologia.
Serena Scapagnini ripercorre pittoricamente meccanismi cerebrali In Hemisperes #2 e, infine, Juergen Teller nella fotografia Jurgaičiai No.74, Lithuania propone la collina delle croci, luogo di pellegrinaggio e di turismo in Lituania, nato dopo l’insurrezione di novembre del 1830-31.
La mostra sette opere per la misericordia è la seconda parte di un progetto (alla sua settima edizione) che premia il talento giovane. Infatti, nella prima parte, l’iniziativa prevede sette borse di studio di mille euro ciascuna per allieve e agli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli selezionate/i attraverso un concorso: le loro opere sono state esposte nel palazzo dell’istituzione fino alla fine del mese scorso.
I vincitori del contest ideato da Maria Grazia Leonetti Rodinò, storica dell’arte e già governatore ai beni culturali e artistici del Pio Monte, vengono premiati anche con un viaggio di formazione alla Biennale di Venezia.
Eccoli: Carmen Buonanno con Rotonda Diaz ore 12, Alessia Magri con Mother Roots, Yuliya Marych con La cura, Chiara Panunzio con Droni, Graziano Riccelli con Risonanza vitale il seme della generosità, Deborah Romero con Im dorfe e in ex equo Andrea Canneva con Dare alloggio ai Pellegrini e Ida Indaco con Abisso.
L’inaugurazione della mostra dei sette artisti internazionali nella chiesa ha offerto l’occasione per annunciare altre due importanti novità del Palazzo del Pio Monte: l’apertura della Buvette Sette Cafè, il nuovo cafè situato nel cortile del Monte, gestito da P.a.n. People Around Naples e Impresa sociale – ets, e il nuovo bookshop gestito da artem, che propone diverse novità di prodotti di merchandising ispirati al mondo di Caravaggio.
Per saperne di più
https://piomontedellamisericordia.it/
The exhibition at the Pio Monte / Seven works for mercy: when Caravaggio becomes a chair with an aura (according to Edgar Honetschläger)
Caravaggio becomes a chair. For Edgar Honetschläger, a cosmopolitan Austrian artist (he was born in Linz in 1967), who has landed in the Church of Pio Monte della Misericordia in the ancient heart of Naples, where he is exhibiting Caravaggio’s portrait.
The exhibition, which is open to the public until November 13th, 2024, is a new plunge into the contemporary that the association offers tourists and Neapolitans in the shadow of the past masterpieces of which the church is the custodian. Where, in particular, the Seven Works of Mercy of the rebellious genius shine.
And it is to this Caravaggesque masterpiece that this exhibition is dedicated, inviting 7 international authors to donate a work: after the exhibition, curated by Mario Codognato, the works will enrich the important contemporary collection of the Quadreria in Via Tribunali 253.
A chair, we said, but a special chair, that of Edgar Honetschläger: turned upside down, it spreads the “aura “of the painter, that is, the shadow cast by his strong personality, imbued with anger and suffering.
The artist writes on his website: “I have been portraying people as chairs since 1989 – all in the same technique and with the same intention. The images are carried out with a spatula – red oil color on raw canvas, sized 180×140 or 180×120 cm. Each of the portraits captures someone who majorly influences my life and my artistic practice. Some of them are contemporaries, known or unknown to me, others people who I love, who I care for, who I adore, some of them have passed away centuries ago – they talk to me through their literature, their art, their spirit – they inspire me.”
He did not choose this object at random: it is the one with which each of us has an intimate, close, everyday relationship, appropriate to our physicality.
A cross, on the other hand, inspires Andrew Huston’s donation Crossroads Malevich: an homage/comparison to the famous painting by the Ukrainian Kazimir Malevich, a clear reference to the destruction sown by war.
While Mariko Mori’s work, Primal energy, is a symbol of gratitude for the ecosystems and natural resources found throughout the world.
Beatrice Caracciolo (with Caravaggio II) is guided by the painting of the past, Carsten Nicolaj plays with reflections of the soul between architecture and technology.
In Hemisperes #2, Serena Scapagnini pictorially traces cerebral mechanisms, and finally, in Jurgaičiai No.74, Juergen Teller proposes the Hill of Crosses, a place of pilgrimage and tourism in Lithuania, created after the November Uprising of 1830-31.
But the exhibition Seven Works of Mercy is the second part of a project (in its seventh year) that rewards young talent. In fact, the first part awards seven scholarships of 1,000 euros each to students at the Naples Academy of Fine Arts, selected through a competition: their works were on display in the institution’s building until the end of last month.
The winners of the initiative, conceived by Maria Grazia Leonetti Rodinò, art historian and former Governor for the Cultural and Artistic Heritage of Pio Monte, will also be rewarded with an educational trip to the Venice Biennale.
Here they are: Carmen Buonanno with Rotonda Diaz 12 o’clock, Alessia Magri with Mother Roots, Yuliya Marych with The cure, Chiara Panunzio with Drones, Graziano Riccelli with Vital Resonance the seed of generosity, Deborah Romero with Im dorfe, and ex equo Andrea Canneva with Giving Accommodation to the Pilgrims and Ida Indaco with Abyss.
The inauguration of the exhibition of the seven international artists in the church was the occasion to announce two other important innovations at the Palazzo del Pio Monte: the opening of the Buvette Sette Café, the new café in the courtyard of the Monte, run by P.a.n. People Around Naples and Impresa Sociale – ets, and the new bookshop run by artem, which offers several new merchandising products inspired by the world of Caravaggio.
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