Per la prima volta a Napoli, l’artista romano Salvatore Marsillo presenter la mostra “Arcipelago delle differenze”. Da mercoled 25 marzo (vernissage ore 18) nelle sale di Casa di U, al Vomero, in via Carelli, a Napoli, aperta al pubblico fino a mercoled 8 aprile. A cura di Tiziana De Tora, l’esposizione (in foto, alcune opere) ospita una delle opere selezionate per partecipare a Romart, la prima Biennale internazionale di arte e cultura di Roma che si terr negli spazi della Fiera dal 15 al 18 maggio 2015.
Il progetto racchiude venti opere pittoriche inedite, ciascuna delle quali racchiude a sua volta soggetti dalla natura fortemente materica e di grande impatto visivo.L’artista romano cerca di far emergere gli strati più profondi dell’anima, attraverso un percorso interiore che parte dalla materia grezza per affinarsi sempre di più al passaggio verso la superficie. il viaggio onirico che ognuno di noi si ritrova, a un certo punto della vita, a compiere, cercando di racimolare gli stralci non omologati alla massa della nostra anima, ormai assuefatta dalla confusione della societ odierna.
Marsillo crea zolle galleggianti, isole che rappresentano le nostre anime in divenire, creando cos una realt pittorica in cui ritrovarsi. «Attraverso gli “Arcipelaghi delle differenze” spiega intendo comunicare la necessit di prendere coscienza delle diversit che intercorrono tra le varie realt del nostro tempo, a livello personale (del singolo uomo) e a livello sociale. Queste opere esprimono l’esigenza di accettare consapevolmente le alterit che ci circondano, senza cercare una “reductio ad unum” che non ci potr mai essere; rappresentano quindi un invito alla tolleranza (…) Sta poi alla volont e alla sensibilit di ognuno di gettare ponti tra un’isola e l’altra, per cercare un dialogo, una qualunque forma di comunicazione, un confronto. L’arte è lo strumento per eccellenza che può avvicinare isole lontanissime tra loro».
Marsillo ha esperienze importanti alle spalle. In occasione della collaborazione tra il regista David Lynch e il gruppo musicale dei Duran Duran, ad esempio, una sua opera fotografica fu scelta come sfondo al palco durante il concerto organizzato da American Express nell’ambito del progetto “Unstaged” (2011); la stessa immagine è stata usata dalla band inglese durante tutta la tournèe mondiale del 2012. Ma, come si evince dalla prossima personale, la fotografia non è la sua unica passione la pittura lo ha, infatti, accompagnato durante tutta la sua carriera. E sono stati soprattutto i pittori della Scuola di Piazza del Popolo (Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli) e, in un secondo momento, gli artisti della "Transavanguardia", il movimento teorizzato dall’inizio delgli anni ottanta dal critico Achille Bonito Oliva, a indirizzarne le scelte e l’estetica che fondono tradizione e sperimentalismi tali da rendere il suo operato unico nel genere.