«Pulecenella e noi: maschere rinascenti». E’ il titolo della mostra che si inaugura venerdì 17 gennaio, alle 19, all’Istituto francese di Napoli, in via Crispi 86. La presentazione sarà preceduta dal dibattito su «Pulcinella e le maschere della Commedia dell’arte».
Partecipano al dibattito lo scultore e mascheraio Robin Summa, autore del libro «La maschera è libertà, storia di un’insurrezione teatrale» , Attilio Maggiulli, Direttore del Théâtre de la Comédie Italienne di Parigi, Domenico Scafoglio, professore di antropologia culturale all’Università di Salerno e presidente del Comitato pro-Pulcinella e Stefania Spisto, presidente de « Il Quaderno Edizioni ».
L’esposizione parte da Pulcinella, la maschera di Napoli, con la presentazione dei lavori di Pierangelo e Robin Summa (foto), di maschere storiche (Francesco Cretella) e di alcuni modelli in uso in diversi teatri come la Comédie Italienne di Parigi.
Figlio di Pierangelo, Robin concepisce la maschera come un oggetto d’arte, ma anche, e soprattutto, come un oggetto popolare e vivo, spesso sovversivo. Per lui contiene una storia, e si nutre anche del rapporto che l’attore intrattiene con essa, e con “l’altro”, il pubblico – e in modo più generale, con la società.
Gli spettatori avranno la possibilità di riscoprire le maschere della Commedia dell’Arte realizzate da Summa sulla base dei calchi delle maschere del padre Pierangelo, cominciando da Pulcinella e rivolgendosi poi verso tante altre maschere della Commedia dell’Arte.
Se ne vedrà la dimensione antica, le origini storiche e tradizionali (ci sarà anche una scultura di un Pulcinella «antico» realizzata dallo scultore napoletano Francesco Cretella) assieme al profilo contemporaneo e attuale (attraverso le opere fotografiche di Mattia Giordano, fotografo di moda). I visitatori potranno provare varie maschere guardandosi allo specchio, per comprenderne la plasticità, tra le infinite possibilità di indossarle e interpretarle.