Disciplina, ordine, impeto, passione. Questo e molto altro è “Dionisio il chiaroscuro”. La mostra fotografica di Regina De Luca. Dodici lavori in due diversi formati: su carta fotografica (70x100cm) e in acquaforte, riprodotti attraverso incisione e ripresentati in rilievo dagli alunni dell’Accademia di Belle Arti di Napoli (via S. Maria di Costantinopoli 107). Curata da Amelia Focaccio dell’associazione “L’agapè”, in collaborazione con Adim (Agenzia di informazione mediterranea), la mostra verrà inaugurata il 14 settembre alle 16 e sarà visitabile fino al 14 ottobre all’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli (palazzo Serra di Cassano, via Monte di Dio 14). Coordinati dalla giornalista del Corriere del Mezzogiorno Natascia Festa, saranno presenti il fotografo napoletano Luciano Romano, l’artista e scultore Lello Esposito, lo psichiatra Adolfo Ferraro, la psicoterapeuta, presidente di “L’Agapè” Annamaria Santangelo e il presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Napoli Mario Mirabile. Il maestro di flamenco Cristian Almodovar, modello delle foto, eseguirà, al termine della conferenza di presentazione, una performance di danza. L’evento è patrocinato dal Cvs (Centro servizi per il volontariato) e dall’Accademia di Belle Arti.
UNA SEZIONE DEDICATA AI NON VEDENTI
L’interesse dell’artista di ricercare alcuni elementi essenziali e elementari dell’essere umano attraverso la forma che il corpo assume durante la danza, pervade la mostra e si materializza nel corpo di Cristian Almodovar, sprigionando lo spirito dionisiaco che è al centro di tutto. Una sezione della mostra è dedicata ai non-vedenti. Due studentesse della prestigiosa accademia napoletana (Fiorella Formisano e Carla Di Feo), nell’ambito di un progetto sperimentale, si sono occupate della riproduzione delle fotografie tattili. Ai non-vedenti è anche dedicato un workshop che si terrà il 15 settembre alle 11 ed è gratuito. Un esperimento che Regina intende fare per indagare l’essere umano sotto un’altra prospettiva visto che i suoni, gli odori, il tatto, lo spazio, sono vissuti diversamente. «Si pensa- commenta l’autrice- che una mostra di fotografia sia rivolta a un pubblico vedente. Io ho trovato interessante condividere i miei scatti con tutti».
Il workshop, durante il quale il maestro Almodovar insegnerà le basi del flamenco, proseguirà nel pomeriggio (dalle 15 alle 19) e il giorno 16 a pagamento. Per iscriversi è necessario mandare un’email a animazionefoc.lagape@gmail.com.
DA IBIZA A MADRID
Regina De Luca, napoletana, dopo la laurea in lettere e storia dell’arte, si trasferisce a Madrid per studiare cinema e fotografia. Quella di trasferirsi non è stata una scelta, ma una casualità. «Un giorno – racconta – mi trovavo a Ibiza per fare un reportage quando conobbi un ragazzo napoletano che era lì per scrivere un libro e, dopo avergli raccontato della mia intenzione di entrare in una scuola di cinema (cosa per nulla facile perché quasi tutte prevedono un test d’ingresso difficile da superare), mi consigliò la Escuela Ecam di Madrid. Tornata da Ibiza ho provato e sono entrata. Così ho lasciato Napoli. Sono molto contenta di esporre nella mia città e ringrazio la curatrice Focaccio e l’associazione dei non-vedenti Uic di Napoli. Sarebbe bello tornare a vivere e lavorare qui anche se in realtà è come se non me ne fossi mai andata perché Napoli è sempre presente. Chiunque se ne va la porta con sé».
LA PASSIONE CHE RACCONTA MONDI
Ideatrice, regista e sceneggiatrice di cortometraggi (al Napoli Film Festival con “La pelle secca” nel 2007 e “I will wait” nel 2012), Regina, tra il cinema e la fotografia, sceglie quest’ultima perché «per fare un film ci vogliono troppi strumenti, soldi, persone, anni. La fotografia, invece, è molto più autonoma e può allo stesso modo, raccontare storie, mondi». Una passione che Regina coltiva dall’età di 17 anni, quando si apprestava a sviluppare le sue prime foto in pellicola. «Per me che viaggio molto da sola, la macchina fotografica è una grande compagnia».
A LEZIONE DI FLAMENCO
Vincitrice del premio della giuria al concorso “Il mio viaggio la mia estate” e del primo premio al concorso di fotografia “Urban nature-pics in the garden”, nel 2012 ha esposto a Palazzo Caracciolo di Napoli la sua prima personale, “Istanbul”, e nel 2016 ha inaugurato a Madrid lo spazio personale di fotografia, il “2D AmoredeDios 4”, nell’antica sede dell’Accademia di Flamenco “Amor de Dios”.
UNA FORZA DELLA NATURA
«Quando mi sono trasferita in Spagna – spiega – ho cominciato per caso a prendere lezioni di flamenco. Ho conosciuto il maestro Almodovar. Lui insegnava a tenere il ritmo, la disciplina, ma allo stesso tempo esprimeva passione. Una forza della natura. Così gli ho scattato delle foto che poi ho esposto nel mio spazio. Dionisio, divinità greca delle più primordiali, ha in sé tutte le caratteristiche dell’essere umano: la passione, l’intuizione, la ricerca dell’ordine, ma anche le contraddizioni, le finzioni. Come il chiaroscuro vive di contrasti. E’ il dio più umano che c’è». La scelta di indagarlo nell’arte del flamenco rispecchia il modo personale dell’artista di sentire il mondo. «Il flamenco conclude – mi ha cambiato la vita. Tengo molto al workshop e spero che parteciperanno in tanti». E, in attesa dell’evento, Regina continua a lavorare a un progetto di ricostruzione in studio di un affresco e a un reportage su Capri.
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