Napoli sempre più internazionale sull’onda dell’arte contemporanea. Grazie alla sinergia dell’istituzione culturale Art1307 con realtà internazionali come la Los Angeles art association. Approda a Napoli Ambiguous Reality, progetto espositivo curato da Cynthia Penna e presentato a gennaio al pubblico americano alla Gallery 825 di Los Angeles.
A ospitarlo sarà la suggestiva settecentesca dimora Villa di Donato, cornice storica incantata di tanti eventi(Piazza S. Eframo Vecchio). Inaugurazione domani, mercoledì 15 novembre, alle 18. L’esposizione potrà essere visitata fino all’8 dicembre. In mostra l’abbraccio creativo tra autori nostrani e stranieri. Ecco i nomi: Jeffrey Thomas Burke, Ellen Cantor, Emilia Castioni, Lello Esposito, Jeff Iorillo, Dino Izzo, Barbara Kolo, Miguel Osuna, Amedeo Sanzone, Nicola Felice Torcoli, Carla Viparelli (foto), Joan Wulf.
Gli artisti hanno lavorato sulla società contemporanea, sollevando interrogativi che restano sospesi nella soluzione artistica stessa. Incertezza, dubbio, ambiguità si fanno arte in una sorta di “percezione di stato” di quanto ci circonda.
Spiega la curatrice: «12 artisti, di cui 6 americani e 6 italiani, sono stati invitati a cogliere aspetti di realtà frantumata, frattali di realtà, ambiguità del reale e a confrontarsi con una linea di demarcazione molto sottile tra realtà e irrealtà, non tanto come dicotomia tra realtà e fantasia, ma piuttosto come acquisizione percettiva distorta, ambigua, incerta».
La creatività corre così sul filo di confini molto labili tra vero/falso, menzogna/onestà, detto/intuito… «Una fotografia di società – conclude Penna-resa per immagini visive che lasciano o pongono dubbi sulla percezione stessa è la migliore fotografia della società contemporanea divisa tra incongruità, verità, falsità, ambiguità, enigmi e paradossi. Lo spettatore di fronte a queste opere deve chiedersi cosa stia percependo il suo stesso occhio e cosa stia elaborando il proprio cervello: una immagine pura e semplice oppure piuttosto una personale elaborazione mentale dell’oggetto? Quel che vivo quotidianamente come realtà è poi una realtà vera o una realtà virtuale e fittizia creata da social networks o da sistemi che mi fanno apparire reale quello che non è?».
Per saperne di più
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