Carla Robalino Aguirr all’Istituto francese di Napoli. Con le sue pitture, architetture e marine, degli ultimi due anni. La tecnica più usata è l’acrilico e resina su tavola. Tra queste “Profondo blu”, due marine di Capri, “Magic square”, “Vicoli incantati”, “Aguamarina”, “Yazd”, “Granada”. In più di un’opera, compaiono segni ed elementi architettonici tra figure geometriche e decori.
«Avrei voluto studiare architettura, uno dei miei sogni non realizzati». I colori hanno toni brillanti vivaci gioiosi trasparenti. Predilige la gamma degli azzurri dal blu di Prussia al blu d’oltremare e dei verdi smeraldi, acqua, limone. I “Vicoli…” di Napoli hanno geometrie bianche con cenni di rossi. La vita nei vicoli non ha segreti si lavora si chiacchiera si gioca si commercia si manifesta in ogni sua forma in strada, i bassi non sono chiusi. Nella povert regna il candore della semplicit nell’esprimersi e la genuinit dei comportamenti. Anche nei panni stesi tra un balcone e l’altro si evidenzia il buon rapporto tra i vicini di casa.
Carla analizza la realt e la interpreta artisticamente con la sensibilit da artista dotata delle proprie esperienze culturali e di vita. La sua pittura è coinvolgente e ammalia per la fusione di linguaggi captati nel suo viaggiare tra diverse culture. Lei,artista, è Ulisse dei nostri tempi. «Venti anni fa partivo dall’Ecuador e, come Ulisse, non riesco a farvi ritorno, e posso ben dire di essere in un certo senso da quattro anni rapita, rapita dalla bellezza di Capri. Il centro del mondo sta l dove si riesce a vivere con pienezza».
Carla vive a Castellabate e spesso viene a Napoli. Racconta in pittura i luoghi in cui ha vissuto infondendo il calore partenopeo. La vivacit dei colori non è una semplice banale scelta formale tecnica ma esprime la felicit di incontri diversi, di stimoli al dialogo, di fusione tra culture per costruire la pace globale. Le sue pennellate e i segni sono talmente decisi da esprimere rigore morale, chiarezza di idee e una forte personalit . Nella trasparenza luminosa dei colori, lo spettatore si specchia e riesce a trovare i propri ricordi , di luoghi di vacanze, di localit che avrebbe voluto visitare. La dinamicit dei colori assemblati tra loro esprimono una musicalit dai toni lirici, di danze popolari e in “Aguamarina” la musica si fa sinfonica con sonorit vibranti e vivaci. Il suo linguaggio trasforma i luoghi in una visione astratto-espressivo con luci mediterranee. La costruzione di ogni opera immaginifica passioni emotive e atmosfere psicologiche.
La mostra è stata inaugurata con un discorso del Console francese Christian Thimonier
Fino all’11 ottobre all’istituo francese di via Crispi n.86, Palazzo Grenoble
In foto, Carla Robalino Aguirr con il console francese e le sue opere in mostra