Recuperare, riciclare, sensibilizzare. Tre verbi che guidano il progetto artistico di Fabrizia Criscuolo. Obiettivo la salvaguardia del territorio. Protagonisti, materiali di scarto, riadattati in differenti contesti e forme. I suoi “Minolli” l’artista li presenta nel vernissage di sabato 11 giugno, alle 17, al Molino Museo di Montenero Vacocchiara (un piccolo centro molisano, in provincia d’Isernia), spazio nato da un’idea della napoletana Daniela Ricci, che ha restituito linfa a un antico mulino ad acqua a pala orizzontale.
Ma che cosa sono i Minolli? Un animale immaginario "inventato" da Massimo Troisi- risèonde l’autrice- in un famoso sketch de La Smorfia intitolato "La Fine del Mondo"allo scopo di convincere Lello Arena – che nella scena impersonava un N pesantemente miope – e suo figlio Sam (Enzo Decaro) a lasciarlo salire sull’Arca per salvarsi dal diluvio universale). Sono realizzati con legno, pietre oggetti ritrovati e rinati per affascinare lo sguardo con la loro enigmatica identit .
Spiega ancora Fabrizia «Mi piace dare una “seconda vita” al legno ma proprio perch lo “amo” non fermo il suo naturale processo di invecchiamento, quindi muffe, tarlature, e quant’altro, rimangono visibili e non trattati». Archeologa del quotidiano, Criscuolo esprime le proprie sensazioni ed emozioni attraverso il suo lavoro, con la consapevolezza di chi sa che le nostre radici primigenie sono sempre l pronte ad alimentarci per poter affrontare meglio il presente e il futuro. Cos trasformando i materiali cerca anche di osservare e mettere a fuoco tutto ciò che accade intorno a noi con un invito ben preciso a rispettare il pianeta. Che lei ama tanto e che dovrebbe preservare da un dissennato saccheggio.
La mostra è aperta fino al 24 giugno 2016.
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