“Dialogo” (foto) è la recente creazione di Mathelda in mostra a Palazzo Reale di Napoli. Realt di una vita di artista
contemporanea vissuta intensamente in un intreccio di sogni, delusioni, speranze, difficolt dei nostri anni,
si espone in spazi testimoni della storia di una grande citt ricca di memorie, meta di Grandi del pensiero,
della filosofia, della letteratura, dell’arte, vittima di frequenti calamit , di storia di Rivoluzioni contro le tante
ingiustizie sociali subite da domini stranieri, di lotte di popolo per la democrazia e la libert .
Il Dialogo della Balatresi è muto fatto solo di immagini grigie e solo in alcune pochi tocchi di colore vivace.
Nel’insieme sono il ritratto della sua personalit riservata, delicata d’animo, poco loquace, priva di malignit ,
discreta, tenace e volitiva nel fare arte ed emergere tra tanti senza mai sgomitare o criticare l’operato altrui.
Dopo più di 50 anni di attivit e di successi in pittura, ha conservato la timidezza e la fantasia della gioventù.
Disegna e dipinge sottovoce come dialoga con gli amici. Sono le sue creazioni ad avere toni alti di genialit .
Le sue opere parlano di intimit , di non violenza, di parit tra i sessi, di sincerit , di amicizia tra i diversi.
«Spesso un muro invisibile separa una persona dall’altra. Ma se è vero che sensibilit diverse non si incontrano,
allora le sensazioni forti si trasferiscono sul foglio e sulla tela, dove si può raccontare tutto come una favola, un
romanzo, una poesia».
La sua arte è complessa, limpida, luminosa con toni pastello, acquerellata a velature.Le atrocit , violenze, orrori e brutture perpetrate da adulti contro i bambini, ostilit umiliazioni violenze subite
dalle donne, lei le interpreta con il linguaggio delle favole che incantano, commuovono e fanno meditare.
Nelle recenti opere lei ricorda gli anni della sua adolescenza a Pisa, i primi incontri con i coetanei di entrambi
i sessi, le prime amicizie, i primi ingenui amori, il confrontarsi e socializzare, sguardi allo specchio per vedere
la sua fisicit in crescente sviluppo, il rossetto sulle labbra, le sfumature di ombretto sugli occhi, la lunga nera
chioma ondulata sciolta sulle spalle, ultimi ritocchi per rendersi piacevole prima di incontrare altri.
Ricorda
desideri di timidi baci abbracci, parole dolci delicate come fiori sussurrate all’orecchio dall’adolescente amico
di lei innamorato, false striscianti come serpenti che feriscono accompagnati da fulminei sguardi, confidenze e
sguardi di complicit tra amiche, litigi a voce alta per affermare le proprie idee come capita tra giovani.
Mette in risalto nei ragazzi i loro occhi lunghi e aperti certamente verso il futuro pronti a scoprire altro.
Il dialogo non è un parlare senza illuminare la mente di chi ascolta e possa anche alimentare la sua cultura.
La mostra è visibile fino al 10 maggio 2015 al primo piano di Palazzo Reale.
Per saperne di più