Sarà il fotografo italo brasiliano Salvino Campos a inaugurare un progetto targato Russia che coinvolge la nostra regione. Il Museo d’Arte di San Pietroburgo del XX e XXI secolo, infatti, lancia, una serie di mostre organizzate in collaborazione con varie istituzioni artistiche internazionali. La prima sarà Wonderland che s’inaugurerà mercoledì 4 luglio alle 18 e vi resterà fino al 22, per poi spostarsi nello spazio espositivo del museo Misp al 25 luglio al 2 settembre.
Campos vive e lavora tra Napoli e Rio de Janeiro. Il suo forte impegno sociale emerge in oltre 20 progetti fotografici, realizzati in vari Musei e Gallerie in Italia, Brasile, Inghilterra e Stati Uniti. E i 35 scatti (foto) di Wonderland non fanno eccezione.
Seguendo la traccia segnata da Henri Cartier-Bresson, secondo cui la fotografia è un “mezzo per comprendere”, Campos cerca di rivendicare il diritto di ogni essere umano a sognare. Così si concentra sui parchi di divertimento, fotografati durante lunghi viaggi intorno al globo. Non importa in quale parte del mondo ci si trova o se il divertimento avvenga su un carosello o su una montagna russa.
Le giostre rappresentano la leggerezza dell’essere, un posto dove la vita è ricca di emozioni; una scena bizzarra che dà a tutti l’opportunità di entrare in contatto con la magia; una nuova realtà dalla quale emergono i suoi personaggi: bambini piccoli e anziani, giovani donne e uomini di diverse nazionalità e razze. I loro volti sono sempre ritratti in primo piano, il più vicino possibile allo spettatore.
Il contrasto tra bianco e nero gli consente consente di accentuare l’espressività dei visi e valorizzare i movimenti della muscolatura facciale delle persone fotografate. Un riflesso dei loro sentimenti: l’estasi del volo, l’eccitazione di un viaggio in uno spazio immaginario da sogno, il piacere di una discesa vertiginosa e la gioia di tornare coi piedi sulla terra. E lo spettatore diventa involontariamente un complice delle loro emozioni.
Curata da Afrodite Oikonomidou, la mostra, che successivamente sarà esposta al Mann (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) è stata organizzata grazie al supporto della Galleria (partenopea) Siniscalco. Il progetto fotografico è corredato dal volume “Wonderland” di 128 pagine, edito da Silvana editoriale.