Sarà La dama di picche di Pëtr Il’ic Čajkovskij a inaugurare la nuova stagione del San Carlo. L’11 dicembre sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro San Carlo ci sarà Juraj Valčuha .
Presentata dal direttore artistico Paolo Pinamonti, dalla sovrintendente Rosanna Purchia e dal direttore musicale Juraj Valčuha alla presenza del governatore De Luca e del sindaco De Magistris, la nuova stagione prevede quindici opere, ventidue concerti e cinque produzioni di danza, 132 spettacoli per un calendario che inizia a settembre e si chiude nel novembre del 2020.
Nella stagione concertistica spiccano i ritorni di Zubin Metha e di Riccardo Muti e le presenze dei pianisti Denis Matsuev, Jean-Yves Thibaudet e il napoletano Roberto Cominati.
Una proposta che spazia tra innovazione e tradizione, accanto alla Dama di picche di Čajkovskij, le più tradizionali Tosca e Norma, per poi passare alla musica contemporanea di Ludovico Einaudi che proporrà la sua nuova opera Winter Journey realizzata dal San Carlo in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo.
Si parte, dunque, con La dama di picche allestimento a firma di Willy Decker acclamato regista della recente Kabanova opera applaudita da pubblico e critica. Damiano Micheletto è regista, invece, della Vedova Allegra – diretta da Nick Davies – nell’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma. Atmosfere lunari, continue opposizioni tra il bianco e nero, il vuoto e il pieno saranno I Puritani dello spagnolo Emilio Sagi diretti dalla sicura mano di Gabriele Ferro.
Due le regie di Roberto Andò: il mozartiano Flauto magico, nell’allestimento del Teatro Regio di Torino e la contemporanea Winter Journey diretta da Carlo Tenan. Così come il bravo Lorenzo Mariani firmerà la nuova produzione de La rondine di Puccini diretta da Valčuha, e di Lorenzo Amato oltre alla Traviata viene riproposta la belliniana Norma sempre per le scene di Ezio Frigerio.
Una importante vetrina si apre sulla “nuova scena” registica. Tosca, seconda opera in cartellone e nuova produzione del Teatro di San Carlo, con le scene di Mimmo Paladino, sarà affidata a un giovane ma già affermato Edoardo De Angelis, regista, sceneggiatore, autore, produttore cinematografico che proprio al San Carlo affronta la sua prima regia lirica. Sul podio il gradito ritorno di Donato Renzetti.
Alessandro Talevi, giovane e talentuoso regista sudafricano, sarà impegnato nella ripresa della sua già apprezzata regia de L’Amore delle tre melarance (foto) presentata con grande successo al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, magistrale parodia delle convenzioni del melodramma ottocentesco di Sergej Prokof’ev.
Ancora un giovane ma già affermato regista, per un titolo del grande repertorio: Michele Sorrentino Mangini che affronterà Carmen di Georges Bizet. Un’esperienza, quella del napoletano Michele Mangini che ha maturato, inoltre, nella prosa e nel cinema; è anche autore di cortometraggi presentati nei più importanti festival nazionali e internazionali.
Il potenziamento della stagione sinfonica è reso possibile anche grazie a Concerto d’Imprese, progetto – arrivato al suo secondo anno di vita – sostenuto da un gruppo di eccellenze imprenditoriali del territorio campano (Ambrogio Prezioso per Aedifica / Brin 69 Srl | Gruppi Prezioso e Di Luggo, Fulvio Scannapieco e Vittorio Genna per ALA Advanced Logistics for Aerospace, Carlo e Michele Pontecorvo per Ferrarelle Spa, Simone e Andrea Finamore per SIAP Srl, Philippe Foriel-Destezet per Philippe Foriel-Destezet, Marco Zigon per Getra Spa, Francesco Tavassi per TEMI Spa per GLS, Gianluca Isaia per Isaia Spa, Massimo, Luca e Pietro Moschini per Laminazione Sottile Spa, Costanzo Janotti Pecci per Palazzo Caracciolo Spa, Pasquale Ranieri per Ranieri Impiantistica Spa, Gianfranco D’Amato per Seda Spa) che hanno unito le forze per implementare interventi di sostegno all’attività del Teatro.
Atteso ritorno è quello di Zubin Mehta che a settembre sarà al Teatro San Carlo con la Israel Philharmonic Orchestra con un programma che impagina musiche di Haydn e Berlioz. Cinque i concerti diretti dal Direttore Musicale Juraj Valčuha, che attraversano un repertorio che da Ligeti, a ritroso arriva sino al rossiniano Stabat Mater per soli, coro e orchestra; maestro del Coro Gea Garatti Ansini. In uno dei concerti diretti da Valčuha per la prima volta suonerà al Teatro San Carlo il giovane pianista Alexander Malofeev.
Grande attesa per Riccardo Muti a gennaio 2020 con la Chicago Symphony Orchestra e a novembre 2020 con l’Orchestra del San Carlo. In quest’ultimo il Maestro farà un omaggio a Saverio Mercadante nel 150° anniversario della morte.
Un vero gioiello si incastona in questa stagione sinfonica: il celebre mezzosoprano statunitense Joyce DiDonato che arriva al Teatro San Carlo con un concerto che inanella le migliori perle del melodramma barocco da Monteverdi, a Gluck a Handel a Purcell.
Per le giovani promesse a ottobre 2020 i violinisti Oleksandr Pushkarenko, Riccardo Zamuner e Francesco Maria Navelli. Completano il ritorno del direttore Josep Pons con la violinista Leticia Moreno e James Feddeck alla testa dell’Orchestra del Teatro di San Carlo.
La danza si muove in perfetto equilibrio tra repertorio classico, con balletti come Lo Schiaccianoci, Don Chisciotte e Cenerentola e la danza di oggi. Anche quest’anno il San Carlo conferma i numerosi impegni nazionali e internazionali. A giugno Lacco Ameno-Ischia, ospiterà Pulcinella, di Igor Stravinskij con il Balletto del Teatro di San Carlo per la coreografia di Giuseppe Picone. Lo spettacolo sarà ospitato, inoltre a settembre nel Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa di Portici. Il 30 giugno l’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Juraj Valčuha inaugurerà il Festival di Ravello. L’Orchestra tornerà a Ravello il 18 luglio sempre con Valčuha sul podio con un programma dedicato a Rota, Williams e Gershwin.
Agosto per Matera Capitale Europea della Cultura: Il San Carlo presenterà Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni diretta sempre da Valčuha per la regia di Giorgio Barberio Corsetti. Prestigioso appuntamento d’ottobre per il coro del Teatro di San Carlo che inaugurerà la Stagione Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel Requiem “Grande Messe des morts” di Berlioz, diretta da Antonio Pappano.
In primavera il Duomo di Orvieto ospiterà l’Orchestra e il Coro del San Carlo per il Concerto di Pasqua dopo le partecipazioni del 2018 col Mosè di Rossini e del 2019 con il Requiem di Verdi. Nel 2020 l’Orchestra sarà al Festival di Pentecoste di Salisburgo e nel 2021 una grande tournée in Cina con Mehta.
© Riproduzione riservata